25 Dicembre 2024 05:58

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La statua della Madonna del Monte Frontè danneggiata da un fulmine: dal Parco Alpi Liguri 5 mila euro per un intervento di ristrutturazione. “Atto doveroso vero il territorio. Simbolo della montagna”

In breve: Precedentemente danneggiata nel 2009 la statua, datata 1955, era stata sottoposta a lavori di ripristino, ma di recente ha di nuovo subito danni a causa delle intemperie.

Nell’ultima seduta del consiglio di amministrazione dell’Ente Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, tenutasi l’11 luglio scorso, sono stati stanziati contributi pari a 5mila euro per la ristrutturazione della statua della Madonna del Monte Frontè (2.153 mt), danneggiata da un fulmine.

La statua della Madonna del Monte Frontè danneggiata da un fulmine

La statua, simbolo delle Alpi Liguri, abbraccia le valli Arroscia e Argentina, e oltre a possedere pregio artistico e storico, ha anche grande valore affettivo per tutti gli escursionisti e gli amanti di questo territorio. Il monumento all’Immacolata, del peso di circa 17 quintali e alta 3 metri, è scolpita in marmo bianco di Pietrasanta; è rivolta ad est, con le braccia aperte in segno di accoglimento e donazione di amore a tutti i fedeli.

Precedentemente danneggiata nel 2009 la statua, datata 1955, era stata sottoposta a lavori di ripristino, ma di recente ha di nuovo subito danni a causa delle intemperie.

L’ente Parco ha scelto di stanziare dei fondi e di coadiuvare il comune di Mendatica per la ristrutturazione della statua della Madonna del Monte Frontè – commenta il Presidente del Parco Naturale delle Alpi Liguri Alessandro Alessandri – non solo come atto doveroso di cura verso il territorio del Parco, ma anche come gesto sentito nei confronti di un simbolo della montagna molto caro agli escursionisti che periodicamente si recano, a piedi o in bicicletta, fino alla seconda vetta più alta della Liguria”.

Un passo decisivo per riportare al suo originario splendore la statua della “Madonna del Frontè” – dice il vice presidente della Regione Liguria con delega allo Sviluppo dell’Entroterra e al Marketing territoriale Alessandro Pianae restituirla alla comunità delle Valli Arroscia e Argentina. È un simbolo della fede, molto amato da diverse generazioni di appassionati della montagna oltre ad avere pregio artistico e storico“.

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