Ha preso il via in Tribunale a Imperia un nuovo processo che vede sul banco degli imputati l’ex dirigente scolastica dell’Istituto Marconi di Imperia Daniela Pistorino (difesa dall’avvocato Antonino Favazzo del foro di Messina) con l’accusa di diffamazione e minacce ai danni di docenti e dipendenti amministrativi.
L’ex preside è già imputata in un processo scaturito dalla denuncia di 15 persone offese (tra insegnanti e personale scolastico dell’istituto) con le accuse di peculato, minaccia, violenza privata, diffamazione, maltrattamenti, dinnanzi al collegio composto dai giudici Carlo Indellicati, Francesca Minieri e Antonio Romano.
Imperia: preside Ipsia, nuovo processo per diffamazione e minacce
Il secondo processo ha avuto origine dall’opposizione dei legali della Pistorino al decreto penale di condanna, 1.800 euro di multa, generato dagli esposti presentati da due professori che accusavano l’ex preside di minacce e diffamazione. Il caso è approdato in aula davanti alla giudice monocratica Daniela Gamba.
Ieri mattina in aula l’avvocato della difesa Favazzo ha sollevato un’eccezione di procedibilità in quanto la Pistorino imputata in un altro procedimento (vedi sopra) con le stesse ipotesi di reato.
Nel dettaglio i reati contestati sono due: diffamazione, perchè nel corso di un consiglio di classe avrebbe offeso ripetutamente un’insegnante ,in quel momento assente, definendola “indecorosa, scorretta, infame”, aggiungendo che “meriterebbe di essere licenziata” e che “sarebbe stata mandata a calci a Sanremo”, e minacce ai danni di insegnanti e dipendenti amministrativi perchè avrebbe affermato: “l’anno prossimo verrete sparsi ai quattro angoli del mondo” e “ne pagherete le conseguenze”.
“Chiedo l’emettersi sentenza di non luogo a procedere – ha affermato l’avvocato Favazzo in aula – essendo pendente dinnanzi il tribunale collegiale di Imperia un procedimento penale nell’ambito del quale l’imputata è giudicata in relazione ai reati di diffamazione e minacce ai danni di un’insegnante, mentre la condotta rubricata in danno di un secondo insegnante è stata qualificata nel richiamato procedimento collegiale quale elemento costitutivo del più grave reato previsto dall’articolo 572 di maltrattamenti nel cui ambito lo stesso professore ha rivestito la veste di persona offesa”.
La giudice Daniela Gamba si è riservata di decidere rinviando l’udienza al prossimo 18 dicembre.