“Dal report “Bes dei territori 2023”, stilato dall’ISTAT, così come da gran parte delle statistiche riguardanti la qualità della vita, è emerso come la provincia di Imperia sia ultima tra quelle della Liguria, regione che a sua volta presenta il livello di benessere più basso rispetto a quelle del Nord Ovest d’Italia – Così in una nota il gruppo di opposizione Imperia Rinasce, cui fa capo il consigliere Ivan Bracco, in merito alla 34ª indagine del Sole 24 Ore sulla Qualità della Vita, che vede la nostra provincia perdere ben 9 posizioni e scivolare all’81° posto.
Qualità della vita: Imperia scivola all’81° posto nel report de Il Sole 24 Ore. La nota di Imperia Rinasce
“I dati più preoccupanti riguardano l’istruzione e la formazione, il tasso di emigrazione ospedaliera, la qualità dei servizi, la sicurezza e l’ambiente. Per l’istruzione il livello è il più basso della regione: già la CGIL aveva denunciato un tasso di dispersione scolastica pari al doppio rispetto all’11 per cento regionale e un livello di istruzione media nettamente più basso rispetto a quello del resto della Liguria.
Il Sole 24 Ore ha collocato Imperia al settimo posto per l’indice di criminalità, in testa alle classifiche per l’alto numero di reati quali: violenze sessuali, minacce, percosse e associazioni per delinquere.
E infine una qualità della sanità locale tale da costringere gli imperiesi che possono permetterselo a rivolgersi ad altre Asl: il tasso di emigrazione ospedaliera in altra regione è infatti superiore alla media del Nord-Ovest d’Italia e a quella delle altre province italiane.
Visto il quadro così sconfortante, non si capisce dove il sindaco e presidente della provincia veda la tanta bellezza che continuamente proclama.
I servizi pubblici essenziali (sanità, trasporti, servizio idrico, istruzione e servizi sociali) mancano o sono carenti. Se il sindaco e presidente non si rende conto della situazione è perché non si preoccupa di interpellare chi di questi servizi ha bisogno e che forse gli mostrerebbe qual è la realtà in cui vive una buona parte dei cittadini di questa provincia, dove la povertà, l’emarginazione e la solitudine aumentano giorno per giorno.
Imperia Rinasce non può rimanere immobile ad ascoltare discorsi fuori dalla realtà, pronunciati da colui che ha contribuito negli ultimi quarant’anni a portare la nostra provincia e la nostra città dal 19° posto nella classifica nazionale delle città capoluogo per la qualità della vita e dei servizi, alle ultime posizioni.
È necessario un cambio di prospettiva netto, la politica deve affrontare con serietà i problemi del territorio, deve calarsi nella vita quotidiana dei nostri concittadini e deve dare spazio ai giovani, coinvolgerli nella vita politica e amministrativa.
Solo con il contributo di tutti si può sperare di migliorare questa situazione, senza che sia necessaria la presenza di un quasi “DIO” che dispensa sapienza portando a risultanti che sono sotto gli occhi di tutti e che anche le persone che approvano lo fanno con un sforzo enorme”.