24 Novembre 2024 07:28

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24 Novembre 2024 07:28

Corruzione: a processo Gaia Checcucci, ex Commissario dell’Ato idrico Imperiese. Ecco le accuse

In breve: Gaia Checcucci, ex Commissario ad Acta dell'Ato idrico Imperiese, è stata rinviata a giudizio nell'ambito dell'inchiesta su un presunto giro di tangenti per pilotare le sentenze del Tar. L'accusa è corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio.

Gaia Checcucci, ex Commissario ad Acta dell’Ato idrico Imperiese, è stata rinviata a giudizio nell’ambito dell’inchiesta su un presunto giro di tangenti per pilotare le sentenze del Tar. L’accusa è corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

Imperia: a processo l’ex Commissario dell’Ato Idrico Gaia Checcucci

Insieme a Gaia Checcucci sono stati rinviati a giudizio gli avvocati Federico Tedeschini e Pierfrancesco Sicco e la giudice del Tar Maria Silvestro Russo. Il processo inizierà il prossimo 10 settembre. Un altro avvocato, Gianmaria Covino, ha optato per il rito abbreviato con il rinvio dell’udienza a ottobre.

L’inchiesta, condotta con intercettazioni telefoniche e ambientali e acquisizioni documentali dai  Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma portò, nel dicembre del 2022, all’arresto di Tedeschini e Sicco e alla sospensione cautelare, per 12 mesi, di Covino, Russo e Checchucci. 

Le accuse

Secondo le accuse, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e corruzione in atti giudiziari, gli imputati avrebbero messo in piedi un vero e proprio sistema per pilotare nomine di magistrati  e sentenze al Tar del Lazio e per favorire la designazione della Checcucci a capo dipartimento  o dirigente di una delle unità di struttura destinate a gestire i fondi del Pnrr.

In particolare, secondo quanto contestato dalla Procura di Roma, Gaia Checcuci avrebbe conferito “in violazione dei doveri di imparzialità della pubblica amministrazione, plurimi incarichi legali e di consulenza allo studio Tedeschini”.

In cambio Tedeschini avrebbe fatto versamenti sul conto di Sicco, compagno della Checchucci, per “attività di consulenza  mai prestata” e avrebbe promesso “l’intervento presso ambienti politico-istituzionali che favorissero la nomina della Checcucci a capo dipartimento o dirigente di una delle  neo costituite Unità di struttura destinate a governare i progetti di investimento del Pnrr presso il Ministero per il Sud o presso il Ministero della Transizione Ecologica”.

Tedeschini sarebbe la figura apicale del sistema secondo l’impianto accusatorio. “Dalle vicende emerse – si legge nell’ordinanza – appare evidente come negli ambienti istituzionali sia fatto notorio la capacità  di penetrazione e di influenza dell’avvocato Tedeschini in scelte di alta amministrazione”.

Il noto avvocato amministrativista metterebbe a disposizione “non soltanto la sua professionalità, ma, soprattutto, collaudati rapporti e crediti personali con pubblici ufficiali in posizioni apicali  nelle pubbliche amministrazioni di interesse; ovvero, i suoi rapporti con magistrati in servizio presso la giurisdizione amministrativa”.

Tedeschini e la Provincia di Imperia

Per  Procura il ruolo di Commissario dell’Ato Idrico Imperiese sarebbe stato utilizzato dalla Checcucci per conferire incarichi all’avvocato Tedeschini sui quali ottenere percentuali e un interessamento per un posto da dirigente nel settore dei fondi Pnrr.

In particolare, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Pierfrancesco Sicco, avvocato, compagno della Checchucci, avrebbe chiesto a Tedeschini di attivarsi per fissare un incontro con la dott.ssa Francesca Quadri (estranea all’inchiesta), all’epoca Capo del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale . Tedeschini avrebbe contattato il marito della donna per chiedere un appuntamento tra quest’ultima e la Checcucci.

Il Commissario dell’Ato idrico avrebbe, si legge nelle carte dell’inchiesta “privilegiato l’interesse del privato,
per il quale è stata creata una posizione di assoluto favore.

Nel mirino della Procura sono finiti i numerosi incarichi affidati dalla Provincia di Imperia, tramite Gaia Checcucci, nelle vesti di Commissario ad Acta dell’Ato Idrico, all’avvocato Federico Tedeschini. In totale, come si evince dai documenti della Provincia, sono almeno cinque gli incarichi affidati. Due nel 2020, con saldo il 31 agosto (11.157 euro e 15.243,72), due nel 2021, con saldo il 4 febbraio14.591,20 euro, e il 9 aprile 11.157,89 euro, e uno nel 2022, con saldo il 2 marzo, 12.703,10 euro.

Ma di cosa si è occupato l’avvocato Tedeschini?  Di rappresentare il Commissario dell’ATO idrico della provincia di Imperia, Gaia Checcucci, in tutte le cause inerenti la gestione del servizio idrico, in particolare il subentro di Rivieracqua, poi concretizzatosi. Tra le controversie troviamo quella intentata da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), al Consiglio di Stato, contro Amat e Ireti, quelle intentate da Aiga e Amat, al Tar Liguria, contro la Provincia di Imperia e il Commissario ad Acta, quella intentata  dalla Provincia di Imperia contro Acquedotto di Savona Spa e quella intentata dal Comune di Bordighera, al Consiglio di Stato, contro la Provincia di Imperia.

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