23 Dicembre 2024 07:54

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Imperia: riserve ciclabile, consiglio approva proposta transattiva. Lucio Sardi (AVS) bacchetta assessore Gaggero. “Ridicola spiegazione della vicenda. Un successo solo per gli amministratori del comune”

In breve: Così in una nota Lucio Sardi, consigliere di minoranza a Imperia del Gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, in merito alle riserve della Pista Ciclabile. 

La discussione in consiglio comunale sulla transazione relativa alle riserve, ovvero le maggiori somme richieste dalla ditta che sta realizzando la ciclabile, ha assunto toni talmente paradossali da meritare uno spin-off di commento. Prima di addentrarci nel racconto della ridicola spiegazione della vicenda fornita dall’assessore Gaggero e dal sindaco, proviamo a spiegarla seriamente” – Così in una nota Lucio Sardi, consigliere di minoranza a Imperia del Gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, in merito alle riserve della Pista Ciclabile.

Imperia: riserve ciclabile, consiglio approva proposta transattiva. I dubbi del consigliere Lucio Sardi

“Il costo complessivo per la realizzazione della ciclabile finanziato con i fondi statali ammontava a circa 18 milioni di euro di cui 14 e mezzo ottenuti dalla giunta Capacci ed i restanti da quella Scajola per allungarne il percorso e fare qualche modifica. Avendo deciso di utilizzare il tracciato della ex ferrovia destinato alla ciclabile per far passare il nuovo tubo dell’acquedotto e un tratto fognario cittadino dalla Foce a San Lazzaro, si è reso necessario coordinare i cantieri per consentire alle ditte che effettuavano i due interventi su quel tracciato, o di lavorare in contemporanea, o di darsi il cambio lungo il percorso al proseguire dei lavori.

Un lavoro di coordinamento tecnicamente assolutamente fattibile e sulla carta decisamente agevolato dal fatto che alla guida di tutti gli enti appaltatori coinvolti era la stessa persona, ovvero Claudio Scajola. Peccato che la “carta” di Scajola pigliatutto (sindaco – presidente della provincia – commissario dell’Ato idrico – direttore dei lavori della domenica) invece che un jolly si sia rivelata una “scartina” e che, proprio l’incapacità di coordinare i cantieri, abbia ritardato la consegna delle aree al soggetto incaricato alla realizzazione della ciclabile, con il conseguente aumento dei costi.

Come è emerso chiaramente dalle carte della transazione, i quasi 5 milioni che il comune dovrà sborsare in più alla ditta che realizza la ciclabile (parliamo di oltre il 25% del costo originario dell’opera), sono dovuti esclusivamente ai ritardi dei cantieri e non ad opere realizzate in più e quindi rappresentano solo il pesante danno che pagheranno i cittadini imperiesi.

I 5 milioni delle riserve concordati nella transazione sottoscritta con l’impresa che realizza la ciclabile, possono essere considerati un “successo” solo dagli amministratori del comune che li hanno causati, perchè quell’accordo transattivo li esonererà dal rischio di contestazione di danno erariale e quindi di essere chiamati a pagare di tasca propria.

Per i cittadini invece non ci sarà neanche il paracadute dello stato perché, a differenza degli originali costi di realizzazione della ciclabile che sono coperti da fondi nazionali, per il “fuori menù” offertoci da Scajola, si dovrà provvedere con fondi comunali (parliamo di circa 115 euro ad abitante, bambini compresi).

Per gli imperiesi quindi non resta che prendersela in saccoccia e pedalare, magari anche non solo metaforicamente, usando la ciclabile per evitare qualche multa degli autovelox con cui Scajola è abituato a coprire i buchi di bilancio (mai delle strade), o in questo caso la voragine che ha creato.

Ma torniamo alla commedia andata in scena in consiglio comunale con primo protagonista l’assessore Gaggero, il quale ha magnificato l’operato dell’amministrazione Scajola a cui ritiene si debba essere grati a vita per aver scelto di far passare due tubi sotto la ciclabile (lavoro che va chiarito è stato pagato con ulteriori finanziamenti) e provocando solo un “leggero sovrapprezzo” di 5 milioni sui costi della ciclabile, aumento che in commissione consiliare ha definito “briciole”.

Gaggero lo ha detto non nascondendo, anzi ostentando, una certa emozione e soddisfazione e, nella replica, attaccando con sdegno l’insensibilità delle opposizioni colpevoli di avergli spiegato che semmai, “l’emozione” che si prova in queste situazioni, è quella di chi alla mattina trova la fiancata della macchina devastata da un pirata della strada. Se poi il cittadino scopre che chi gli ha distrutto la fiancata non ha l’assicurazione, si è fatto rilasciare tre patenti ma viaggia regolarmente ubriaco di ego al punto di pensare di poter guidare ad occhi chiusi, è chiaro che è poco propenso ad accogliere benevolmente “l’emozione” di gli va a dire che deve essere contento di come gli han ridotto l’auto.

Per premiare la “mirabile” esibizione dell’assessore Gaggero il sindaco ha preso la parola in consiglio e, dopo aver fatto una supercazzola degna di un venditore di pentole bucate per dimostrare che la ciclabile cittadina vale di più di quello che l’abbiamo pagata (ciclabile che nell’allestimento “Scajola” è dotata come accessorio anche di balle in pelle umana), ha elogiato il suo assessore acrobata assegnandogli di fatto la coppa Scajola-Cobram al merito.

Un trofeo che premia lo sprezzo del pericolo, l’audacia emotiva ma soprattutto l’assenza di senso del ridicolo che l’indomito assessore Gaggero ha dimostrato in una performance degna di specifica menzione”

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