27 Dicembre 2024 15:54

27 Dicembre 2024 15:54

Pieve di Teco: “Progetto Aree Interne”, arrivano due nuove ambulanze per la Valle Arroscia. “Per il potenziamento dell’emergenza-urgenza”

In breve: La dotazione di mezzi 4x4 consentirà di raggiungere anche le zone più impervie e di ovviare ai problemi di percorribilità presenti sulla rete viaria minore soprattutto nei periodi climatici meno favorevoli.

Alla presenza del Sindaco di Pieve di Teco Enrico Pira, dei sindaci della Valle Arroscia, i rappresentanti dell’Unione dei Comuni della Valle, Pierluigi Vinai presidente Anci Liguria, il Dg di Asl1 Dott.sa Maria Elena Galbusera, del Dss Dott. Fabrizio Polverini, del Da Michele Brivio, dei presidenti della CRI di Pieve di Teco Maurizio Mitrano e della Croce Bianca di Pornassio Gianfranco Gaggero, si è svolta nella sala consiliare del comune di Pieve di Teco la conferenza/presentazione del progetto “Aree Interne” che ha visto la donazione di due ambulanze per il territorio.

L’entroterra al centro della politica regionale di coesione, le cosiddette Aree interne sono contraddistinte dalla presenza di piccoli Comuni, lontani dai servizi essenziali – quali scuola, sanità e mobilità – e la marginalizzazione di tali aree assume quindi rilevanza nazionale.

Per contrastare le fragilità e il declino demografico propri delle aree interne del territorio italiano, interviene la Strategia nazionale Aree interne (Snai), una politica nazionale innovativa di sviluppo e coesione territoriale, improntata alla combinazione di azioni che possano da un lato promuovere lo sviluppo locale, dall’altra garantire il rafforzamento di servizi essenziali di cittadinanza (Salute, Scuola e Mobilità).

Tale politica si basa sull’azione congiunta di due filoni di intervento: progetti afferenti i Servizi es-senziali di cittadinanza (Salute, Scuola e Mobilità), finanziati con fondi nazionali (i fondi SNAI stanziati con legge di stabilità) e progetti di Sviluppo locale, che vengono finanziati dalle Regioni principalmente con i fondi strutturali e di investimento europei (Fesr, Fse, Feasr e Feamp).

Regione Liguria partecipa alla Strategia nazionale Aree interne (Snai), condividendo l’idea che i servizi di base nei settori Sanità, Istruzione, Mobilità rappresentino una precondizione assoluta e necessaria per garantire alle comunità locali nuove opportunità di sviluppo.

L’area interna della Valle Arroscia è composta di 11 Comuni, per una superficie di 254 Kmq ed un totale di 4.435 (dati 2019) abitanti distribuiti su 40 frazioni; risulta la terza area meno popolosa a livello nazionale, con una popolazione c.d. anziana, ovvero persone over 64 anni, pari al 31,7%; più precisamente l’11% è in fascia 0/17, il 30% in fascia 18/45, il 28% in fascia 46/64, il 31% in fascia >65 anni. I nati nel 2017 sono stati 30 (fonte Istat), le donne in età fertile erano circa 600. Si tratta quindi di un’area caratterizzata da bassa popolazione, bassa densità demografica, distanza dalle strutture ospedaliere, presenti a Imperia e Sanremo, e dagli ambulatori medici/specialistici.

Il progetto Aree Interne Valle arroscia, per l’Area della Sanità, si articola in 4 azioni:

  • 8.1 Infermiere di Famiglia e di Comunità:
    L’attività dell’Infermiere di famiglia e Comunità (di seguito Ifec) è rivolta a tutta la popola-zione con particolare attenzione agli anziani. L’Ifec è il professionista cardine che, insieme al Medico di Famiglia e agli altri attori delle cure primarie, garantisce la promozione e la tutela della salute dei cittadini. Assume un ruolo di prossimità, per la rilevazione pre-coce dei fattori di rischio e per l’azione di prevenzione e di presa in carico della bassa soglia socio-sanitaria. L’Ifec, attraverso la visita domiciliare, valuta i bisogni delle persone, identi-fica i problemi ed elabora un piano individuale di assistenza condiviso con tutti gli attori del-la rete territoriale. L’infermiere attiva le risorse formali ed informali del territorio, e, anche laddove non ci siano bisogni sanitari manifesti, lavora sull’empowerment delle persone, sull’educazione sanitaria, sulla correzione e trasformazione dei determinanti per la salute, promuove stili di vita sani: Sono stati destinati alla valle Arroscia n. 5
    IFEC che avevano già conseguito il Master; ma il progetto prevede il finanziamento di corsi di aggiornamento e l’acquisto di attrezzature informatiche e KIT ad uso dei suddetti profes-sionisti.
  • 8.2 Residenza Aperta; si tratta di un’azione, ancora non attuata, che consentirebbe di rispon-dere al bisogno di cure domiciliari a partire da realtà presenti sul territorio, riducendo tempi di spostamento e ottimizzando i costi al fine di migliorare la rete locale attraverso l’integra-zione dei diversi professionisti (MMG, PLS, IFEC, servizi sanitari, servizi sociali, residen-ze accreditate, risorse informali), per sostenere le persone a casa il più a lungo possibile, at-traverso: a) l’erogazione di cure domiciliari, b) accoglienza diurna negli spazi comuni della struttura rivolta ad un numero di anziani proporzionale alla capacità recettiva della struttura e previa autorizzazione all’ingresso della ASL per fornire sostegno integrato alla vita quotidia-na, c) attività ambulatoriali: riabilitazione ambulatoriale a bassa complessità, visita medica specialistica.
  • 8.4 Potenziamento Specialistica Ambulatoriale: Dal momento che i servizi ambulatoriali ed ospedalieri sono ubicati, principalmente, nei Comuni Costieri, si intende perseguire la per-manenza dell’anziano/ della persona fragile al domicilio, implementando i servizi ambulato-riali in Valle, evitando gli accessi inappropriati ed evitabili al Pronto Soccorso, al fine di al-leggerire il carico assistenziale delle famiglie, prevenire e ritardare l’istituzionalizzazione de-gli anziani. Il progetto è rivolto a tutti i residenti con particolare attenzione agli anziani nel territorio, affetti da patologie croniche e all’area materno infantile. Più precisamente, intro-durre la figura dell’Ostetrica di Comunita, aumentare il n. di ore del cardiologo, che riceve in Valle e introdurre un monte ore di Psicologia, per la presa in carico, precoce, del disagio giovanile. I finanziamenti consentiranno, inoltre, l’acquisto di un ecografo ed un corso di formazione per l’utilizzo di un ecografo rivolto ai MMG.
  • 8.5 Potenziamento del Servizio di Emergenza: il progetto elaborato dalla Croce Rossa Italia-na di Pieve di Teco e dalla Croce Bianca di Pornassio coniuga telemedicina e assistenza in-fermieristica avanzata sul territorio. Sono state acquistate da ASL n. 2 ambulanze di tipo c ( di soccorso avanzato), date in comodato d’uso gratuito alla Croce Rossa di Pieve di Teco ed una alla Croce Bianca di Pornassio. Si tratta di ambulanze, integrate alla rete del servizio 112, dotate di elettrocardiografo; i volontari a bordo potranno effettuerare, su richiesta del personale di C.O. 118, un tracciato elettrocardiografico che il medico di centrale referterà in tempo reale. I volontari, adeguatamente formati dal personale della C.O. 118, saranno in grado di posizionare gli elettrodi sul torace del paziente e di inviare il tracciato al medico del-la C.O. che referterà in tempo reale, sulla base del risultato saranno date indicazioni ai vo-lontari (paziente da portare in ospedale, rendez-vous con automedica, invio di elisoccorso).

La dotazione di mezzi 4×4 consentirà di raggiungere anche le zone più impervie e di ovviare ai problemi di percorribilità presenti sulla rete viaria minore soprattutto nei periodi climatici meno favorevoli.

“Il punto di approdo di un progetto che è partito da lontano – afferma il DG di Asl1 Dott.sa Maria Elena Galbuserae che finalmente oggi si concretizza in uno dei quattro temi che riguardano il progetto, ossia il potenziamento dell’emergenza-urgenza nella Valle Arroscia. Il progetto inoltre, riguarda un’attività continua e costante con gli infermieri di famiglia e le ostetriche di comunità che intervengono al domicilio dei pazienti e il progetto della RSA aperta. Oggi è avvenuta la consegna formale alle due croci che operano sul territorio che hanno ricevuto in comodato d’uso gratuito due ambulanze 4X4, quindi dotate di abilità ed agilità nel movimento in questi territorio che sono parti-colarmente impervi e molto distanti dal primo pronto soccorso. Un progetto importante che oggi trova un compimento significativo nella consegna di questi due mezzi”.

 

 

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