23 Dicembre 2024 12:13

23 Dicembre 2024 12:13

Imperia: in ospedale un punto di ascolto per le famiglie di pazienti affetti da Alzheimer. “I casi sono destinati ad aumentare, ma il 40% delle demenze è prevenibile”/Foto e Video

In breve: Si è tenuta oggi l'inaugurazione del punto di ascolto presso l'ospedale di Imperia (Palazzina B 2° piano), dell' Associazione Famiglie Malati di Alzheimer del Ponente Savonese ODV

Si è tenuta oggi l’inaugurazione del punto di ascolto presso l’ospedale di Imperia (Palazzina B 2° piano), dell’ Associazione Famiglie Malati di Alzheimer del Ponente Savonese ODV (Affiliati alla Federazione Italiana Alzheimer), aperto tutti i lunedì dalle 12,15 alle 13,15 e raggiungibile telefonicamente al numero 3758014414.

Spiega Patrizia Paccagnella di Afma

“Oggi inauguriamo questo punto di ascolto per i caregiver, ovvero per le persone che hanno in cura, chi si prende cura di un malato di Alzheimer.

Sarà aperto per ora in un orario dalle 12.15 alle 13.15 qui alla palazzina B dell’ospedale d’Imperia .

Ci sarà sempre una volontaria dell’associazione famiglie malati di Alzheimer Savonese. Sono quattro volontari che si alterneranno e sono tutti ex caregiver, cioè persone che hanno avuto un malato di alzheimer a casa e risponderanno, cercheranno di rispondere a tutte le domande o le perplessità o piangere insieme col caregiver.

Noi piangiamo anche quando serve piangere perché purtroppo le persone, soprattutto i caregiver, sono molto toccati da questa malattia. Prima di tutto perché si vedono, per il loro caro, veramente trasformarsi e poi perché si trasforma l’intera famiglia.

Ecco, noi daremo delle risposte riguardo a che cosa possono fare, saremo in contatto con i servizi sociali, saremo in contatto con il CDCD e di conseguenza vediamo tutte le problematiche di poterle risolvere e soprattutto incoraggiare le persone che abbiamo di fronte”.

Dott. Alessandro Leonardi

“Qua in ASL1 mancava un punto di ascolto nella nostra ASL, un’ASL caratterizzata da una popolazione anziana e fragile come per tutta la Liguria, quindi noi riteniamo come CDCD, Centro Disturbi Cognitivi e Demenza, dell’ASL, questo passaggio sia estremamente importante perché tra i bisogni primari della popolazione e della nostra ASL c’è sicuramente intercettare l’anzianità, la fragilità e le turbe cognitive, piccole o grandi.

Noi tecnici, noi neurologi abbiamo bisogno di tutto ciò che è al di fuori dell’ospedale, della società civile, del terzo settore e quindi dell’AFMA, dell’Associazione Familiari Malati di Alzheimer è un’associazione molto nota, molto ramificata e molto stimata nel nostro paese, che mancava nella nostra provincia un punto di ascolto.

Quindi è nostro grandissimo piacere avere dato una piccola mano alla nascita di questa associazione, naturalmente il merito va per gran parte ai nostri amici volontari qua di Imperia che si sono impegnati per dare finalmente luce a questa associazione.

Perdere la memoria non è mai una cosa normale. Questo si chiama stigma, cioè pregiudizio, quando soprattutto nell’anziano naturalmente la perdita di memoria viene considerata come la normalità.

Non c’è nulla da fare, non c’è nulla da dire. Quindi di fronte a disturbi non solo della memoria inteso come capacità di ricordare, ma anche disturbi del carattere, dell’umore, difficoltà a prendersi cura di sé, difficoltà a utilizzare gli strumenti della tecnologia di base.

Noi neurologi riteniamo che sia indispensabile parlare con il proprio medico e se necessario il medico invierà i pazienti allo specialista. È evidente che prima vengono intercettati i disturbi cognitivi e maggiori sono le nostre armi terapeutiche a disposizione.

Di conseguenza sarebbe veramente importante anticipare il riconoscimento e l’individuazione del disturbo cognitivo e naturalmente il lavoro dell’associazione, il lavoro dei volontari, il lavoro della società civile, di chi è informato e sensibilizzato al di là di noi tecnici è un lavoro fondamentale anche in questo senso.

L’ASL1 ha un indice di vecchiaia tra i maggiori della Liguria e quindi tra i maggiori del mondo. perché la Liguria ha gli indici di vecchiaia più alti d’Italia e l’Italia ha gli indici di vecchiaia più alti del mondo.

Quindi ahimè la risposta è che i casi sono destinati ad aumentare, in un certo senso questa è una buona notizia perché vuol dire che la popolazione invecchia bene, invecchia senza una serie di malattie o per meglio dire con una serie di malattie che storicamente determinano il decesso a quell’età le malattie tumorali, le malattie cardiovascolari che sono oggi molto meglio controllate.

L’effetto collaterale, se così si può dire, di invecchiare molto e invecchiare anche bene, è l’aumento delle malattie degenerative.

Quindi questo è inevitabile, ma il messaggio che è forte e chiaro, ancora una volta noi neurologi diamo, è che il 40% delle demenze è prevenibile. Se io vi avessi detto questa cosa vent’anni fa sarebbe sembrato un’assurdità, invece adesso è verità scientifica, è dimostrato che 40 demenze su 100 si potrebbero evitare”.

L’Associazione Famiglie Malati di Alzheimer del Ponente Savonese ODV, è stata creata nel 2011, ed è diventata un punto di riferimento per i familiari di persone affette da disturbi della memoria/demenze creando una rete di sostegno e supporto emotivo, in sinergia con le Istituzioni Sociali e Mediche presenti sul territorio del Ponente Savonese.

“Ancora una volta – afferma il DSS di Asl1 Dott. Fabrizio Polverinisi conferma la grande sinergia tra enti ed associazioni del territorio. Questa stanza all’interno dell’ospedale di Imperia sarà un vero e proprio punto di riferimento attivo per le famiglie di pazienti affetti da Alzheimer, un sostegno in più”.

A cura di Alessandro Moschi

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