18 Luglio 2024 17:37

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18 Luglio 2024 17:37

Tangenti Liguria, nuovo arresto per Toti: accusato di finanziamento illecito per spot elettorali

In breve: Sono indagati anche Matteo Cozzani, ex capo di gabinetto, Francesco Moncada, ex manager di Esselunga, e Maurizio Rossi, editore di Primocanale.

Nuova misura cautelare per il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Il Governatore è stato raggiunto questa mattina da una nuova misura cautelare di arresti domiciliari emessa dalla Guardia di Finanza, questa volta con l’accusa di finanziamento illecito.

Corruzione in Liguria, nuovo arresto per Toti: è accusato di finanziamento illecito per gli spot elettorali

Nel mirino del nuovo filone d’inchiesta gli spot elettorali che, secondo l’accusa, sarebbero stati pagati da Esselunga per essere proiettati sul maxischermo di Terrazza Colombo, per un valore di circa 50 mila euro. Alcuni passaggi sarebbero poi stati destinati al Comitato Toti per Bucci durante la campagna elettorale a sostegno di Marco Bucci, candidato sindaco a Genova.

Sono indagati anche Matteo Cozzani, ex capo di gabinetto, Francesco Moncada, ex manager di Esselunga, e Maurizio Rossi, editore di Primocanale.

La nota stampa della Guardia di Finanza

“Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di illecito finanziamento a partiti/gruppi politici, ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la città di Genova e fatta salva la presunzione di innocenza – in base agli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le persone giuridiche coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni) di far valere (principalmente in sede di interrogatorio di garanzia e comunque) in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede.

Tenuto conto delle plurime richieste di informazioni/aggiornamenti provenienti da vari organi di stampa e delle anticipazioni emanate dai siti si comunica che in data 18.7.2024 alle ore 11.15 (la precedente misura cautelare emessa dal GIP in data 6.5.2024 era stata eseguita alle ore _7.15 del mattino del 7.5.2024) militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali (arresti domiciliari emessa in data 19.7.2024 dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica depositata in data 15.7.2024 nei confronti del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti SECONDO LA PROSPETTAZIONE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA al Presidente della Regione Liguria si contesta il reato di illecito finanziamento ai partiti (artt. 7 legge 195/74 e 4 legge 659/81 61) in quanto quale rappresentante della lista LIGURIA AL CENTRO TOTI PER BUCCI che concorreva alle elezioni amministrative della città di Genova tenutesi il 12.6.2022 ed era impegnata nel sostegno alla candidatura a Sindaco di Marco Bucci, in concorso con MATTEO COZZANI in qualità (all’epoca) di capo di gabinetto del Presidente della REGIONE LIGURIA, e con MAURIZIO ROSSI (rappresentante legale di TERRAZZA COLOMBO SRL e di PTV PROGRAMMAZIONI TELEVISIVE SRL) risulta aver ricevuto da FRANCESCO MONCADA (consigliere di amministrazione di ESSELUNGA SPA all’epoca della vicenda contestata) un finanziamento rappresentato da 5.560 passaggi elettorali pubblicitari. I messaggi elettorali avevano il valore di circa 55.600 euro e venivano diffusi dal 26.3.22 al 12.5.22 sullo schermo collocato sulla Terrazza Colombo in occasione della elezioni amministrative per il Comune di Genova del 12.6.22.

I passaggi ELETTORALI venivano materialmente erogati da PTV SPA, mentre la pubblicità elettorale in questione veniva finanziata da ESSELUNGA SPA, in assenza:

– di delibera da parte del proprio organo sociale competente, in favore della lista elettorale LIGURIA AL CENTRO TOTI PER BUCCI,
– di regolare iscrizione al proprio bilancio
– di dichiarazione congiunta ai sensi dell’art. 4 legge 659/81 (non solo da parte di ESSELUNGA SPA ma anche della compagine beneficiaria dei passaggi elettorali, rappresentata dal Presidente della Regione Liguria) ai sensi dell’art. 4 legge 659/81.

All’esito delle indagini è emerso invece che sia stata occultata una erogazione in favore di una lista elettorale in violazione dell’art. 7 l. 195/1974 In particolare, Moncada, in accordo con il rappresentante legale di TERRAZZA COLOMBO SRL e di PTV SRL, nonchè con il Presidente della Regione Liguria ed il suo capo di gabinetto, prometteva di concludere e successivamente stipulava un contratto che formalmente avrebbe dovuto pubblicizzare solo ESSELUNGA ma che in realtà è risultato aver finanziato anche i passaggi pubblicitari per la campagna elettorale della lista LIGURIA AL CENTRO TOTI PER BUCCI.

Al fine di giustificare i passaggi pubblicitari pagati da ESSELUNGA SPA per la lista LIGURIA AL CENTRO TOTI PER BUCCI, il COMITATO GIOVANNI TOTI LIGURIA stipulava, con il rappresentante legale di TERRAZZA COLOMBO SRL e di PTV SRL, 4 contratti che prevedevano la proiezione di un totale di 500 passaggi di un filmato elettorale sul MAXISCHERMO di Terrazza Colombo, al prezzo complessivo di 5.000 euro (al costo per di 10 euro ogli filmato).

In realtà, a fronte dei 500 passaggi formalmente contrattualizzati, ne venivano effettuati 6.060 per un valore economico complessivo pari a 60.600 euro, finanziati da ESSELUNGA SPA.

Si ritiene che tale finanziamento in violazione dell’art. 7 della l. 195/1974 sia stato finalizzato a consentire la perpetrazione del reato di corruzione (già contestato nella precedente ordinanza cautelare del 6.5.2024) ed in particolare lo sblocco di due pratiche di ESSELUNGA pendenti in Regione relative alla apertura di due punti vendita rispettivamente a Sestri Ponente e Savona.

Si precisa che ai sensi dell’art. 297 comma 3 c.p.p. l’emissione ed esecuzione della misura cautelare di cui al presente comunicato non comporta un ulteriore allungamento dei termini di custodia per il Presidente della Regione”.

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