“Dobbiamo confessare che delle esternazioni del Sindaco in merito alla Sentenza della Corte di Appello del 20 agosto u.s., ad attirare la nostra attenzione non sono stati gli insulti nei confronti dei Consiglieri di minoranza Bracco Sardi e Zarbano, definiti perdenti abituali in una guerra che, evidentemente, è il primo Cittadino ad avere personalizzato, ma la trasparente necessità di quest’ultimo di proporre apparenti successi giudiziari come legittimazioni di un certo tipo di amministrazione, all’evidenza connotato dallo scarso rispetto delle regole“. Queste le parole delle consigliere di minoranza Loredana Modaffari e Daniela Bozzano (PD) a commento delle dichiarazioni del Sindaco Claudio Scajola in merito alla Sentenza della Corte di Appello sul ricorso presentato dai consiglieri comunali Ivan Bracco e Luciano Zarbano contro la sentenza con la quale il Tribunale di Imperia ha respinto il ricorso (all’epoca presentato anche dal consigliere Sardi, che ha successivamente rinunciato per per “mancanza di forza economica“) sulla presunta ineleggibilità del Sindaco di Imperia Claudio Scajola.
Imperia: sentenza di Appello su presunta ineleggibilità del Sindaco Scajola
“Ora, considerato che ognuno, politico o non, si qualifica secondo l’immagine di sé che vuole o può offrire alla gente, ci chiediamo se il nostro Sindaco si renda conto di starsi assimilando ai tanti che fanno uso costante di cavilli e scappatoie giudiziarie per sottrarsi, con l’ausilio di valenti avvocati, all’esame del merito delle diverse questioni. E, cosa ben peggiore, spaccia per assoluzioni Sentenze declaratorie di intervenuta prescrizione (a cui non ha ovviamente rinunciato), che – è d’obbligo ricordare – hanno confermato il “resto”, e per erronee prospettazioni quelle dei nostri Consiglieri, la cui azione è stata frustrata, non da un errore loro, o del legale che li rappresentava, ma da un’interpretazione delle norme in tema di notifica differente da quella del Tribunale di Imperia che non aveva, invece, rilevato alcuna nullità. Quindi, quale vittoria assoluta se il merito della vicenda non è stato affrontato, e se la gravità della situazione, più unica che rara, dell’assommo delle cariche è sotto gli occhi di tutti, ancor più dopo la nota della Corte dei Conti?
Per questo, se è comprensibile il costante attacco del Sindaco di Imperia ad una opposizione fastidiosa perchè corrente e attenta, è spiazzante la malcelata convinzione dello stesso di poter agevolmente prendere in giro i Cittadini offrendo loro rappresentazioni che ne insultano l’intelligenza.
Ma a Imperia sono tutti accecati, o sono diversi i parametri per definire il valore e la credibilità di un politico e di un amministratore? Vogliamo pensare che sempre per più persone sia importante la limpidezza della storia personale, ciò che si è realizzato nelle Istituzioni, ma anche lo stile, il garbo, e, soprattutto, il rispetto della verità nel proporre gli argomenti e sostenere le proprie ragioni, perché
i politici hanno il compito di indicare all’opinione pubblica, all’elettorato, dando l’esempio, i principi e i valori della nostra Costituzione, come la sacralità della libera e corretta informazione, il rispetto dell’avversario, la scelta del confronto democratico e civile, mai velenoso, rivendicativo ed uso all’ingiuria. Un diverso atteggiamento, tra l’altro, – non ce ne voglia Signor Sindaco – a nostro parere rivela preoccupata debolezza”.