3 Settembre 2024 01:56

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3 Settembre 2024 01:56

Imperia: Aurelia Bis, a Caramagna a rischio attività storiche. Prevista la demolizione di quattro capannoni/Il caso

Quattro capannoni aziendali da demolire e quaranta posti di lavoro a rischio per far posto a una rotonda a raso. E’ questo un altro risvolto, tutt’altro che positivo, che riguarda il progetto di realizzazione dell’Aurelia Bis, a Imperia. L’area oggetto delle demolizioni è Caramagna e lo si evince dalle osservazioni depositate nei giorni scorsi in Regione Liguria in vista della valutazione di impatto ambientale.

Imperia: Aurelia Bis a Caramagna, storiche aziende a rischio 

Tra le aziende coinvolte marchi storici come Greco Carni e il colorificio De Michelis, oltre alla Dfl Trasporti e alla Feel Green (edilizia e giardinaggio) che danno lavoro in totale a circa 40 famiglie. A presentare le osservazioni in Regione l’ing. Davide Pinasco che in una relazione dettagliata ha illustrato le negative ricadute del progetto Aurelia Bis, oltre ad alcune problematiche di natura idraulica riguardanti il torrente Caramagna, e proposto una soluzione progettuale alternativa.

I capannoni da demolire

“Si denota – si legge nella relazione – che l’inserimento dell’infrastruttura compromette la sussistenza di tre attività poste lungo via Regione Marte che dovranno essere soppiantate per fare posto al sedime della rotonda a raso.

Si fa presente inoltre che le tre attività produttive, coinvolte nell’abbattimento per fare posto alla rotonda in progetto, danno lavoro a circa 40 famiglie, che per una città di piccole dimensioni come Imperia, costituiscono un indotto considerevole.

Inoltre, lungo il tracciato, sulla sponda all’interno delle anse del torrente Caramagna, è presente un quarto capannone che sarà profondamente intaccato anch’esso dal cantiere dell’Aurelia bis, in quanto il pilone di sostegno sulla sponda sinistra sarà posizionato a ridosso del lato nord del fabbricato”.

Le conseguenze negative per le aziende

“La maggior criticità si ravvisa dal momento che le imprese verranno espropriate dei capannoni in cui hanno la propria sede e dovranno reperire nuovi spazi in cui ricominciare da zero le proprie attività.

Il territorio ligure e nello specifico l’orografia del Comune di Imperia non comprende vaste aree pianeggianti, poste in una zona ben servita e interna al perimetro urbano della Città di Imperia, in cui poter insediare attività produttive e commerciali di medie dimensioni, se non a fronte di ingenti investimenti finanziari dovuti all’acquisizione delle aree, alle successive spese di progettazione preliminare di studio di eventuali strumenti urbanistici attuativi da riproporre e concordare con il Comune, di pagamento degli oneri e in ultimo, ma economicamente non meno rilevante, bisogna considerare i costi di demolizione e smaltimento per liberare le aree da fabbricati esistenti, abbandonati e in disuso e per la realizzazione del nuovo capannone.

Sarà inoltre da considerare la probabile perdita di clientela, attualmente servita in maniera costante e continuativa dall’attività, nonché le problematiche che comportano i tempi di inattività dell’azienda per trasferirla in altra località”.

La proposta di variante

E’ stato predisposto un elaborato grafico (Tav.U) per poter esprimere una proposta di variante al progetto attuale, in corrispondenza dello svincolo Caramagna, in modo da mantenere comunque l’impostazione generale del progetto, come previsto da A.N.A.S., evitando però di dover demolire 3 capannoni in cui sono insediate altrettante attività produttive e commerciali, per far luogo ad una rotonda di intersezione a raso tra Aurelia bis e via dei Terzieri e via Marte.

L’elaborato prevede la traslazione della rotonda (di uguale diametro rispetto a quella in progetto) leggermente più a monte, in modo da inserirla tra il tracciato autostradale e quello ferroviario, in un’area agricola e in gran parte in stato di abbandono, già seriamente compromessa.

La variazione prevederebbe una lieve curvatura del tracciato dell’Aurelia bis nella parte terminale della Galleria Monte Calvario proseguendo fino alla rotonda, passando tra due piloni autostradali.
Come detto viene riproposta la rotonda con le medesime dimensioni (circa 50m di diametro) e raggi di curvatura in ingresso ed in uscita uguali a quelli previsti nel progetto definitivo firmato A.N.A.S.
Oltre alle due uscite che permettono il collegamento con via dei Terzieri e via Marte, l’Aurelia bis proseguirà attraversando l’ansa del fiume per lo stesso numero di volte del progetto definitivo e senza interferire con il capannone posto sulla sponda opposta rispetto ai tre capannoni di via Marte“.

I problemi di natura idraulica

“La posizione della rotatoria nel progetto definitivo, a ridosso della sponda destra in un tratto del torrente inserito tra due anse del fiume in cui sono già evidenti i fenomeni di erosione dell’argine da quel lato ed inoltre dovrà essere realizzato un rilevato per portare la rotatoria ad un’altezza di circa 5,63m più in alto rispetto alla quota attuale del terreno.

La variante proposta invece insisterebbe solo su un’ansa del fiume. a monte rispetto alla zona di erosione. Da un sopralluogo effettuato pochi giorni fa, si evidenziano le problematiche ben visibili dell’arginatura attuale in erosione ed i particolari del sostegno della strada attuale composto da un muretto in calcestruzzo di altezza circa 1,50 metri, direttamente sovrapposto ai precedenti muri di fascia in pietra o in pietra e cemento”.

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