31 Gennaio 2025 19:45

Diabete: a Imperia il congresso macroregionale. Alberto Aglialoro (ASL1), “Nuovi farmaci rappresentano un’arma rivoluzionaria”/Foto e Video

Un importante incontro scientifico ha riunito diversi specialisti a Imperia per discutere le più recenti innovazioni nella cura del diabete. L’evento, che ha coinvolto esperti provenienti da Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Toscana, ha messo in luce le nuove terapie farmacologiche – dall’insulina settimanale ai farmaci orali e iniettivi di ultima generazione – e l’evoluzione della tecnologia applicata al diabete di tipo 1.

A sottolineare l’importanza dell’appuntamento, la presenza del dottor Alberto Aglialoro, direttore della diabetologia dell’Asl imperiese, che ha evidenziato come la malattia rappresenti una vera e propria emergenza sanitaria, con una prevalenza in crescita soprattutto tra la popolazione anziana.

Alberto Aglialoro – direttore Diabetologia Asl imperiese

L’evento, fortemente voluto da un po’ di tempo, aveva l’ambizione di coinvolgere diabetologie di 4 regioni italiane, quindi un macro regionale che coinvolge Piemonte, Valle d’Aosta, Toscana e Liguria, dove ci incontriamo, siamo oltre 200 persone, per parlare e aggiornarci su quelle che sono le innovazioni della terapia del diabete, quindi non solo farmacologica, sia terapia orale che iniettiva, ma anche l’insulina settimanale, cioè i nuovi arrivati, e poi anche per quanto riguarda la tecnologia applicata al diabete, per il diabete di tipo 1, nonché il trattamento di situazioni che spesso sono associate al diabete, come la sofferenza epatica, quindi l’epatopatia cronica e l’obesità che a tutti gli effetti è definita dall’OMS come una malattia perché aumenta il rischio cardiometabolico. 

I numeri della provincia sono sovrapponibili, leggermente superiori a quelli di tutta la regione, noi parliamo di una prevalenza della malattia intorno al 5-9% che grossomodo corrisponde a quella media italiana, ma l’imperiese ha il primato delle province Liguri perché è una popolazione più anziana, perché evidentemente vive meglio e quindi vive di più, però questo ahimè a discapito della insorgenza della malattia diabetica che è correlata all’invecchiamento della popolazione

Tenete presente che nei soggetti sopra 65 anni la prevalenza, cioè i casi di malattia, aumentano in maniera vertiginosa perché passiamo dal 6% al 15% e sopra 75 anni andiamo anche intorno al 20%. 

Quindi questo ci dà un’idea del fatto che la malattia diabetica sia ovviamente a grossi numeri e quindi è una malattia sociale perché poi mal curata la malattia si traduce in un elevato rischio di infarto, ictus, insufficienza renale e quindi rischio di mortalità

La prevenzione necessita di una stretta collaborazione con il territorio e quindi in questo senso il PNRR e quindi naturalmente le case di comunità rappresentano una progettualità strutturata che è supportata naturalmente dal nostro governo che ha la finalità proprio di creare dei percorsi di presa in carico del paziente affetto da diabete che siano condivisi con il territorio.

Questo significa tradotto che il medico di famiglia ha un ruolo fondamentale nella diagnosi precoce ma anche nella prevenzione della malattia ma prevenzione non è soltanto prevenzione del diabete ma anche prevenzione dello sviluppo delle complicanze e in questo senso ci vengono in aiuto i nuovi farmaci che abbiamo a disposizione che sono appunto sia orali che iniettivi che usiamo già da qualche anno. 

Ma soprattutto è importante sottolineare che questi farmaci hanno grandi vantaggi perché oltre a controllare il diabete riducono il rischio di infarto, ictus, insufficienza renale. Quindi sicuramente rappresentano un’arma rivoluzionaria”. 

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