In una nota stampa il Circolo StencaBinon di Imperia e la Federazione Provinciale di Imperia di Rifondazione Comunista ricordano la figura del professor Silvio Zaghi, storico insegnante di filosofia e storia del liceo classico recentemente scomparso.
Rifondazione Comunista ricorda il prof. Zaghi
“La scomparsa improvvisa di Silvio Zaghi è una ferita grave per questa città; e non solo per quello che ha rappresentato per molti decenni per la città di Imperia e per la Sinistra, ma anche per quello che ancora rappresentava fino a ieri: un intellettuale, un amico, un compagno, capace di un pensiero critico e solidale, un profondo conoscitore della storia e del pensiero umano nelle sue molteplici articolazioni.
Compagno autorevole e pacato, in grado di intravedere nei comportamenti sociali il riflesso del pensiero politico e delle scelte progressive o regressive attuate dai governi, e di evidenziarne le distorsioni pericolose per la vita collettiva. Perché – diceva – le grandi tragedie della storia non sono improvvisate né inattese ma in larga parte prevedibili conseguenze di scorciatoie del pensiero che sostituiscono al lucido dubbio una incosciente certezza.
Insegnante, nel significato più autentico del termine presso il Liceo Classico di Imperia e ha continuato ad esserlo con quella sana umiltà e innata pacatezza che davano forma alla sua postura, al suo incedere, al suo sguardo profondo, capace di scorgere i movimenti del pensiero e delle emozioni e di restituirli con rara umanità.
Come il protagonista de “L’attimo fuggente”, Silvio ebbe a fare i conti con i luoghi del Potere presenti nel sistema scolastico un tentativo di censura, per affermazioni sgradite – benché pacate com’era nel suo stile ed assolutamente legittime – rese, tuttavia, del tutto al di fuori dell’ambito scolastico. Che dire? Silvio, rimane per molti, come il caro Pasquale Indulgenza, il “capitano” cui rivolgere un commovente “O Capitano, Mio Capitano”.
Fondò negli anni settanta la storica Libreria “La Talpa”, in via Amendola, quando ancora le librerie non chiudevano ma aprivano ed erano luoghi di cultura viva, di pensiero critico, di incontro di intelligenze. Razionalmente marxiano e comunista, ma mai manicheo, con la rara capacità di guidare in modo libero il pensiero. Capace di provocare intellettualmente il suo interlocutore, come quando animava i “mercoledì filosofici” al circolo ARCI “Camalli”.
Con umanità autentica e rara pacatezza, si faceva portavoce e fautore di un pensiero politico partigiano e critico. Un intellettuale impegnato, di quelli ancora capaci di agire la politica e di proporla come attività di servizio alla comunità. Sempre disponibile al dialogo aperto, vissuto e proposto come un’avventura entusiasmante con pochi argini se non quelli della cultura della Costituzione e dei suoi contenuti e valori, ahinoi, sempre più disattesi. Pilastro fondante della Associazione Culturale “De Tommaso” già scuola di Alta formazione filosofica (che si aggiudicò il primo premio nazionale di filosofia (https://www.imperiapost.it/176413/imperia-lassociazione-culturale-michele-de-tommaso-al-primo-posto-sezione-eventi-della-x-edizione-del-premio-nazionale-di-filosofia-i-dettagli) e che lo ha visto ancora una settimana fa relatore attivo e sempre attento nella storia del pensiero con una potente relazione sulla “Necessità e problematicità di una’ Etica per la Intelligenza Artificiale”, argomento a cui si stava dedicando da tempo come sempre con intelligenza (naturale) e capacità critica.
Ha attraversato la storia dei movimenti di classe ed anche la evoluzione di quel periodo storico repubblicano segnato dalla lotta armata, interrogandosene e cercando risposte utili e produttive, anziché facili scorciatoie. Silvio, pur nella condanna delle forme violente, aveva compreso che l’aver etichettato banalmente come terrorismo quegli eventi, affratellandoli alle stragi neofasciste ed ai tentativi di colpi di stato che strozzarono sul nascere la via di una realizzazione della Carta Costituzionale Italiana, non rendeva un buon servizio alla verità storica, creando confusione e smarrimento. Se da un lato la strategia della tensione, le stragi neofasciste, i tentativi di golpe, erano il riflesso terribile di una guerra fredda che l’Occidente e specificatamente gli Stati Uniti, conducevano per il dominio assoluto del modo di produzione capitalistico, ed erano organizzate ed attuate al di fuori dei confini nazionali con utilizzo di locali strutture (P2, Gladio, Servizi …) e manovalanza fascista (Freda, Ventura, Giannettini, …) , d’altro canto la lotta armata poggiava su una comunità di persone non prezzolate, disposte a tutto anche alla perdita di visione ragionevole sulla realtà, per il perseguimento di una forma di lotta affatto estranea alle istituzioni strutturalmente legate al capitalismo.
Questa sua comprensione, critica e non manichea, gli ha consentito di mantenere una autorevolezza proverbiale anche nei confronti di una sinistra che, dopo la caduta dell’Unione Sovietica, non ha trovato altre strade che quella comoda ed un po’ ipocrita dell’infatuazione per il cosiddetto Occidente; infatuazione che non sempre ha prodotto risultati e riconoscimenti degni dei valori sacrificati, come possiamo chiaramente osservare in queste ore. Silvio non ha fatto a tempo ad aiutarci a capire un fatto epocale come l’aggressione di Trump e Zelensky (cui molto probabilmente ha assistito …) : assai probabilmente si sarebbe indignato per lo stupro dei rapporti internazionali condotto dal Presidente Americano, ma non avrebbe perso la lucidità al punto di accettare come normale conseguenza la rincorsa al riarmo generalizzato come unica risposta degna di valore storico.
In qualità di INSEGNANTE, hai distribuito semi, tanti semi. Il nostro auspicio è che possano trovare terreni fertili in cui germogliare. La tua linfa vitale continui ad alimentare cuori e menti.
Buon viaggio Silvio“
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo StencaBinon di Imperia
Federazione Provinciale di Imperia
Imperia 3 marzo 2025