Animi di nuovo accesi fra maggioranza e opposizione ieri sera in Consiglio comunale al momento di discutere tre mozioni presentate dai consiglieri Lucio Sardi (Alleanza Verdi Sinistra) e Ivan Bracco (Partito Democratico).
La prima mozione di Sardi è relativa alla “Condanna per la messa in libertà e rimpatrio del capo della “polizia giudiziaria libica” Osama Najeem Almasri colpito da un ordine di cattura da parte della Corte Penale internazionale dell’Aia per crimini contro l’umanità e di guerra”.
La seconda mozione a firma Ivan Bracco è invece relativa a “Mozione: Esenzione o riduzione del pagamento del pedaggio nei tratti autostradali interessati da disagi”.
La terza mozione, ancora di Sardi, è per “Verifiche sulla condizione della qualità delle acque distribuite dalla rete idrica alla luce delle risultanze emerse nel report dell’associazione Greenpeace a seguito dei rilevamenti a campione effettuati in città – Richiesta di avvio di attività di monitoraggio e intervento da attuarsi da parte del gestore unico del servizio idrico integrato Rivieracqua Spa“.
La provocazione di Landolfi: “Sardi, discutiamo la mozione su Almastri se lei poi va a illustrarla direttamente in Libia al ministero”
Prima dell’intervento dei consiglieri di opposizione ha preso la parola per una mozione d’ordine, dai banchi della maggioranza, il consigliere Andrea Landolfi. Che dice: Chiedo ai consiglieri Sardi e Bracco di ritirare le mozioni che hanno presentato perché sono al di fuori di quanto possa decidere il Consiglio comunale. Sono tentativi di strumentalizzazione di questo consesso e strumenti di propaganda degni dei talk show. Se la minoranza ritenesse opportuno presentarli siamo anche favorevoli al voto se i proponenti Sardi e Bracco si fanno loro promotori di andare loro direttamente ai competenti ministeri e in Libia a illustrare le loro posizioni”.
A Landolfi ribatte Sardi: “Trovo ridicola questa posizione. Queste sono cose molto serie su ci si sono espressi tanti consigli comunali”. La discussione si avvia sulla mozione di condanna alla liberazione di Osama Najeem Almasri
Loredana Modaffari sostiene la mozione di Sardi e dice: “Invito il Comune a organizzare una giornata di studio e di riflessione con i ragazzi delle scuole in riferimento ai diritti umani”.
La mozione è respinta.
Si è passati quindi alla mozione di Bracco sui pedaggi dell’autostrada. Spiega Bracco: “E’ importante che i cittadini di Imperia sappiano che è stato chiesto il ritiro di questo documento. Sappiamo che il Comune non ha poteri diretti per ottenere riduzioni sui pedaggi dell’autostrada, ma visto che il nostro sindaco ha collegamenti sovracomunali, sovraprovinciali e sovraregionali speriamo possa ottenere qualcosa. E’ importante che l’Amministrazione comunale dia un segnale in questo senso”.
Lucio Sardi sottolinea: “I cantieri non solo rallentano il traffico ma sono anche pericolosi e non si può pensare che non sia argomento da Consiglio comunale. Parliamo della nostra vita e della nostra Liguria. Pur non avendo poteri diretti in materia, mi pare che il Consiglio possa porre la questione in Regione“.
Sottolinea ancora Ivan Bracco: “Prendo atto che il Consiglio non ha voluto dire nemmeno una parola su questo tema. E’ una responsabilità che vi assumete davanti a tuto il territorio“.
La mozione è respinta.
Si passa quindi alla mozione ancora di Lucio Sardi sulle analisi delle acque e sul report recentemente pubblicato da Grennpeace. Sardi trova anche il sostegno del consigliere Edoardo Verda, che solleva anche critiche per le parole e la presa di posizione di Landolfi.
Spiega l’assessore Giuseppe Fossati: “Questa mozione non ha molto senso e ritengo vada rigettata, ma crfedo sia il caso di fare delle precisazioni. Ci sono leggi che dicono come vanno fatti i controlli e quali sono i limiti di legge delle sostanze nell’acqua potabile“.
Aggiunge il sindaco Claudio Scajola: “Stiamo attenti a quello che diciamo. Informatevi prima. Se ci fosse uno di voi aqui avrebbe già aperto un’inchiesta per procurato allarme. Stiamo attenti a quello che diciamo“.
Ribatte Sardi: “Non ho mai detto che siamo oltre i limiti di legge, ma Greenpeace ci dice che abbiamo valori nei limiti di legge ma più alti che in altre zone d’Italia sulla diffusione di microplastiche cancerogene. Nulla di più. Che male c’è a chiedere controlli maggiori a Rivieracqua? Nessun allarmismo“.
Mozione respinta.