10 Marzo 2025 10:29

Imperia, il disperato appello di due famiglie: “Da oltre 20 giorni viviamo senza il soffitto del bagno. Il palazzo è fatiscente, chiediamo aiuto”/ Foto e video

Vivere senza il soffitto del bagno, con travi in legno e puntelli di metallo a sostenere quel che ne rimane: sono queste le condizioni in cui vive la famiglia Chaabane, affittuaria di un appartamento in via Pirinoli, ormai da oltre venti giorni.

Tutto ha avuto inizio nella notte tra sabato 15 e domenica 16 febbraio. Erano circa le 4 del mattino quando il soffitto del bagno dell’appartamento è improvvisamente crollato, con una pioggia di calcinacci che si è riversata a terra. In quel momento fortunatamente la stanza era vuota e si sono riscontrati solamente danni al mobilio.

L’intervento dei Vigili del Fuoco

Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno proceduto con l’interdire l’accesso alla stanza e a controllare nell’appartamento posto al piano superiore la probabile causa del dissesto, individuata in un’infiltrazione di acqua, originata da una copiosa fuoriuscita di uno scalda acqua elettrico. La perdita è stata quindi fermata e l’intervento è terminato.

Il giorno dopo, con una PEC indirizzata al Comune di Imperia e all’Amministratore Giudiziario dell’immobile, è stato comunicato dagli stessi Vigili del Fuoco che “pur non riscontrando un pericolo immediato, ma non potendo escludere la possibilità di un ulteriore aggravio della situazione visionata, si ritiene necessario provvedere, nei tempi tecnici strettamente necessari e previa verifica da parte di tecnico abilitato, al ripristino delle originarie condizioni di sicurezza”.

Lo stesso 17 febbraio si è dunque attivato l’Amministratore Giudiziario e il bagno è stato ripulito dai calcinacci e messo in sicurezza tramite l’installazione di puntelli metallici a reggere quel che resta del soffitto.

Da quel giorno, però, la situazione è rimasta ferma e al primo intervento di messa in sicurezza non ha ancora fatto seguito il ripristino del soffitto.

Una situazione ingarbugliata

La situazione purtroppo non è semplice. L’intero stabile si è trovato nel mezzo di un contenzioso giudiziario tra gli eredi di due fratelli, sparsi tra la provincia di Imperia e il Sud Italia e non è al momento chiaro chi sia effettivamente il proprietario dell’immobile. Raggiunto telefonicamente, uno degli avvocati coinvolti nella causa ha confermato la chiusura della stessa a novembre 2024, salvo spiegare che per una serie di tempi tecnici non si può ancora sapere di chi sia la proprietà.

Nel frattempo da febbraio del 2019 per la gestione dell’immobile è stato nominato dal Tribunale di Imperia un Amministratore Giudiziario. Quest’ultimo fa sapere che per intervenire sul soffitto è necessario seguire una lunga trafila di preventivi e confronti con gli avvocati e non ha saputo indicare un’effettiva data entro la quale il problema potrebbe essere definitivamente risolto, né al momento è noto se e in che misura questa trafila sia effettivamente cominciata.

I problemi sfortunatamente non finiscono qui. All’interno dell’appartamento hanno iniziato a comparire segni di umidità, macchie sul soffitto, muffa e anche delle crepe. Per questi ultimi la famiglia Chaabane ha presentato un esposto all’Asl chiedendo un sopralluogo.

Le criticità non si fermano però all’appartamento in questione. L’intero stabile versa in condizioni precarie, con corrimano delle scale pericolanti, fili a vista e crepe.

La famiglia del piano di sopra risulta sotto sfratto

A tutto questo bisogna aggiungere la situazione particolarmente difficile della famiglia Mabrouk, residente nell’appartamento al di sopra di quello della famiglia Chaabane, da dove è partita la perdita d’acqua che ha causato il crollo del soffitto.

Sulla famiglia, formata da marito, moglie e quattro figlie, di cui due minorenni, pende un’intimazione di sfratto per morosità convalidata da un giudice del Tribunale di Imperia in data 22/05/2024.

Al momento gli assistenti sociali non sembrano aver trovato una soluzione, con la famiglia che è di fatto costretta a rimanere in un appartamento dal quale sono sfrattati, senz’acqua calda e con il bagno in pessime condizioni a causa della rottura dello scalda acqua.

Come se non bastasse il loro permesso di soggiorno, che è strettamente legato alla residenza, è in procinto di scadere e la mancata individuazione di un alloggio avrebbe conseguenze estremamente gravi.

L’appello di due famiglie

Le due famiglie, Chaabane e Mabrouk, si uniscono dunque nel rivolgere un appello affinché questa difficile situazione abbia fine, chiedendo che chi di dovere intervenga al più presto per trovare una soluzione che possa garantire loro di avere una vita più dignitosa.

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