Si è svolta questa mattina, presso il Tribunale di Imperia, un’udienza del processo a carico di un 62enne lombardo, imputato per violazione di domicilio e violenza sessuale. L’uomo è infatti accusato di essersi intrufolato in casa di una sua vicina di casa a Ventimiglia sottoponendola a palpeggiamenti non desiderati mentre lei stava dormento nell’agosto del 2019.
La testimonianza della vittima
Secondo quanto riferito in aula, la parte offesa ha raccontato che il giorno dell’aggressione, nel pomeriggio, si trovava nella propria camera da letto, situata in un appartamento con accesso a una terrazza comune. La donna stava riposando quando si è improvvisamente svegliata sentendo delle mani sulle proprie cosce e sui genitali.
Sotto shock, si sarebbe alzata di colpo e avrebbe allontanato l’uomo, che, secondo il suo racconto, avrebbe pronunciato la frase “No, non hai capito” prima di essere spinto fuori dalla stanza.
La vittima in aula ha spiegato oggi di aver riconosciuto l’aggressore identificandolo come uno dei vicini di casa che si trovava nell’abitazione confinante alla sua per le vacanze estive. Dopo l’accaduto la donna ha lasciato immediatamente la casa per recarsi al lavoro e ha avvisato la propria coinquilina e alcuni conoscenti, tra cui il suo ex compagno.
Nella sua deposizione, la donna ha anche raccontato che la sera dell’aggressione aveva dormito a casa del suo ex fidanzato per paura di rientrare nell’abitazione. Il giorno successivo, l’imputato e la sua famiglia avrebbero lasciato l’appartamento, mentre la vittima, nel mese successivo, ha deciso di trasferirsi in un’altra casa.
La parte offesa è rappresentata dagli avvocati Sandro Sorbara (foro di Aosta) ed Emmanuele Serlenga (foro di Torino). Il processo proseguirà nelle prossime settimane con l’ascolto dei testimoni e la discussione delle parti, in attesa della sentenza del collegio giudicante, presieduto dal giudice Carlo Alberto Indellicati.