24 Novembre 2024 17:47

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24 Novembre 2024 17:47

UNA POLIZIOTTA AGGREDITA E UN DIRETTORE CHE GESTISCE 3 ISTITUTI PENITENZIARI. LA DENUNCIA DEL SAPPE LIGURIA

In breve: A Imperia un detenuto italiano è stato salvato dalla Polizia Penitenziaria mentre, nella propria cella, tentava il suicidio.

collage sappe

E’ il SAPPe – Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria ligure a porre attenzione sugli ultimi eventi critici accaduti a Genova Marassi, Pontedecimo ed a Imperia.

Spiega Michele LORENZO segretario regionale: “Il numero degli eventi critici avvenuti in Liguria è indice di costante allerta per la Polizia Penitenziaria. Se pur siamo consapevoli che vi è una riduzione della popolazione detenuta grazie ai vari interventi legislativi resisi necessari dopo il monito del parlamento europeo, è pur vero che gli eventi critici non sono direttamente proporzionali al calo numerico dei ristretti.

A Genova una detenuta ha letteralmente demolito la stanza del reparto ospedaliero dove era ricoverata. La Polizia Penitenziaria è intervenuta, con le dovute cautele, per far si che la detenuta non si procurasse delle lesioni a causa della sua escandescenza. Quindi attimi di tensione e di fasi concitate durante le quali la detenuta ha letteralmente demolito alcuni arredi del reparto oltre alle spalliere del letto. Non è il primo caso – commenta LORENZO – di detenuti che danneggiano gli arredi dei locali a disposizione, ma questo caso è stato particolarmente problematico, risolto solo con l’aiuto del personale sanitario con il quale si è riusciti a contenere l’impeto della detenuta”.

Ad Imperia, invece, mentre era in atto una manifestazione sindacale per denunciare la carenza d’organico della Polizia Penitenziaria e la richiesta della presenza costante di un direttore, si è appresa la notizia che un detenuto italiano è stato salvato dalla Polizia Penitenziaria mentre, nella propria cella, tentava il suicidio. Anche in questo caso – continua il SAPPe – la tempestività dell’intervento è servita per salvare un’altra vita umana. Ma quello inconcepibile è consentire a un Direttore di gestire contemporaneamente 3 istituti. Abbiamo protestato – tuona LORENZO – che il Direttore di San remo ha in comodato d’uso anche il carcere di Imperia; ma che allo stesso direttore gli sia stata affidata, anche se temporaneamente, in aggiunta anche la gestione di Genova Pontedecimo, che dista circa 160 Km da San Remo, questo rasenta l’inverosimile.

La nostra protesta si focalizza proprio su Pontedecimo, l’unico istituto penitenziario femminile della Regione. Già il 14 ottobre scorso c’è stata una protesta collettiva delle detenute ed è cronaca di queste ore che in solo 24 ore si sono verificati 2 eventi critici ossia una cella incendiata (sabato 29) e il giorno seguente (domenica 30) un’aggressione alla poliziotta di turno la quale ha riportato delle lesioni ed alla quale vanno i nostri auspici per una pronta guarigione.

Oggi nei 6 istituti Liguri sono presenti quasi 1400 detenuti dei quali circa 700 sono ristretti a Marassi. Sempre alta è la presenza di stranieri con 766 detenuti. Nel primo semestre del 2014 la Polizia Penitenziaria in Liguria ha sventato ben 16 tentati suicidi, intervenuta in 155 casi di autolesionismo, 33 colluttazioni e 229 trasporti urgenti in ospedale . Numeri che sicuramente non preoccupano ma che sarebbe bene non sottovalutare specialmente quando in Liguria vi è una carenza della Polizia Penitenziaria di 314 unità.

“Comunque – afferma il SAPPe – il carcere si deve connotare come luogo di detenzione dove devono essere ristretti solo quei soggetti che, dopo accurata analisi, risultino compatibili con il regime detentivo. Il Carcere non può essere più confuso come luogo ove riporre quei soggetti che presentano caratteristiche palesemente non compatibili con la detenzione, come appunto, problemi di natura psichiatrica”.

 

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