24 Dicembre 2024 13:27

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IMPERIA. EMERGENZA SFRATTI. CONFEDILIZIA: “I PROBLEMI ABITATIVI DEVE RISOLVERLI IL COMUNE”

In breve: La Confedilizia della città esprime la forte preoccupazione dei proprietari di casa per le richieste, provenienti da più parti, di ripristinare il blocco degli sfratti che il Governo, ha deciso di non confermare.

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Imperia. La Confedilizia della città esprime la forte preoccupazione dei proprietari di casa per le richieste, provenienti da più parti, di ripristinare il blocco degli sfratti che il Governo, ponendo fine ad una ridicola ed accidiosa liturgia,  ha deciso di non confermare, evitando di scaricare sui proprietari di casa un problema che sono in primo luogo i Comuni a dover risolvere, unitamente ad una gestione oculata delle case popolari e ad una riduzione delle imposte sugli immobili privati affittati. Quella del Governo è una decisione che, se sarà tenuta ferma e non sarà rovinata dai Prefetti, conseguirà importanti risultati sul piano del ristabilimento della fiducia.
“I Comuni, rileva il Presidente Marco Magaglio della Confedilizia di Imperia, drammatizzano il problema degli sfratti per avere più soldi dallo Stato, attraverso i trasferimenti, e dai contribuenti, attraverso le tasse locali. Il richiesto blocco degli sfratti, che sarebbe del tutto incostituzionale, mette tranquille la loro coscienza e la loro neghittosità, o incapacità, a provvedere. E il malgoverno clientelare dell’edilizia pubblica, così, continua. Mentre strumenti previsti dalla legge sin dal 1998, come la possibilità per gli enti locali di prendere in locazione immobili da privati, al fine di assegnarli a famiglie disagiate, continuano a non essere presi in considerazione. La Confedilizia di Imperia fa appello alle forze politiche locali, di maggioranza e di opposizione, affinché il problema della casa venga finalmente affrontato con lungimiranza e senza spreco di risorse pubbliche, rifiutando qualsiasi normativa vincolistica, sempre fallita, e dando finalmente ossigeno ai proprietari che locano, incentivando in particolare i contratti concordati, a canone calmierato”.

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