23 Dicembre 2024 18:15

23 Dicembre 2024 18:15

IMU AGRICOLA. CIA LIGURIA: “NON PAGHEREMO L’IMU IL 26 GENNAIO E SIAMO PRONTI ALLA MOBILITAZIONE DELLA CATEGORIA”

In breve: Cia Liguria esprime il proprio sconcerto per l’ennesima battuta d’arresto sulla vicenda dell'Imu sui terreni montani e collinari per il 2014.

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Genova. Cia Liguria esprime il proprio sconcerto per l’ennesima battuta d’arresto sulla vicenda dell’Imu sui terreni montani e collinari per il 2014.
La decisione del Tar del Lazio che non proroga la sospensione del decreto ministeriale oltre il 21 gennaio, fa rivivere i criteri altimetrici per il pagamento dell’imposta entro il prossimo 26 gennaio, di cui al decreto legge n. 66/014, creando il caos per i versamenti che evidentemente non potranno essere realizzati in un lasso di tempo così ristretto.

“Sicuramente il 26 gennaio non pagheremo l’IMU – conferma Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria –  A quattro giorni dalla scadenza non esistono i presupposti per capire come funziona questo tributo. Avevamo chiesto e richiediamo una proroga a giugno per mettere a punto parametri certi per gli agricoltori. Questa confusione d’altra parte conferma la l’insensibilità del Governo su questo tema. Se non ci sarà un confronto concreto siamo pronti alla mobilitazione della categoria “.
Duro il comunicato di Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari che esprime forte disappunto per l’ennesima battuta d’arresto sulla vicenda dell’Imu sui terreni montani e collinari per il 2014 e sollecita un intervento immediato del governo

Il silenzio assordante del Governo, che nel Consiglio dei ministri di ieri non ha preso alcuna decisione sull’argomento – commenta il coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari – dimostra ancora di più l’indifferenza verso le legittime aspettative delle imprese agricole, per una revisione di un tributo che è considerato dalla stessa politica e dall’Anci iniquo e vessatorio.
Agrinsieme chiede ai responsabili politici e ai ministri competenti dell’Economia e dell’Agricoltura un intervento immediato che proroghi la scadenza del pagamento in attesa di una riconsiderazione complessiva dei criteri di esenzione per i terreni agricoli delle zone montane”.

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