Milano – Dieta Mediterranea protagonista assoluta all’Expo delle Idee, il grande meeting organizzato dal Governo Italiano per fare il punto sui contenuti di Expo 2015 e tratteggiare gli impegni da assumere con la Carta di Milano. L’incontro, tenutosi ieri a Milano presso l’Hangar Bicocca, a cui ha preso parte anche Enrico Lupi, Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e del Forum Internazionale Dieta Mediterranea e Antonio Balenzano, Direttore ANCO, ha rappresentato l’occasione ideale per presentare in anteprima l’edizione 2015 del Forum Dieta Mediterranea in programma il prossimo 16 settembre nel Padiglione Italia dell’Expo, unitamente a una edizione molto speciale del Girolio d’Italia naturalmente dedicato all’Expo, che porterà in giro per l’Italia la Carta di Milano* per farla sottoscrivere da tutte le regioni toccate da questo “viaggio” tra le eccellenze olivicole italiane.
L’Associazione Nazionale Città dell’Olio si è dunque seduta al tavolo coordinato dal Professor Pierluigi Petrillo, membro della delegazione italiana presso l’Unclos – Nazioni Unite oltre che con il suo Presidente anche con il Direttore Antonio Balenzano Coordinatore Progetto ENPI MedDiet, vi hanno inoltre partecipato Stefano Pisani, Sindaco di Pollica, Roberto Ciati, Direttore scientifico Barilla Center for Food and Nutrition, Elisabetta Moro, Professore Associato di Antropologia Culturale all’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, Marino Niola, Antropologo dell’alimentazione e Direttore del MedEatResearch – Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea dell’Università Suor Orsola Benincasa, Alessandro Zagarella, Analista di Politica Internazionale per il Ministero dell’Ambiente, Dario Cartabellotta, Responsabile Cluster bio-Mediterraneo di Expo Milano 2015, Federico Quaranta, Conduttore Radio2 e Linea Verde Rai, Ugo Fabietti antropologo Fondazione Feltrinelli, Mauro Gamboni CNR, Luigi Angelini Wellness Foundation, Sara Farnetti fisiopatologa del metabolismo, Gaetano Benedetti direttore politiche ambientali WWF, Carlotta Cortona antropologo Beni Culturali, Alessandro Mastrocinque Vice presidente CIA.
L’Associazione Nazionale Città dell’Olio con l’intervento del suo direttore Antonio Balenzano, ha portato in dote una proposta progettuale – l’evento MedDiet Summit – che prevede il coinvolgimento delle massime istituzioni politiche interessate al tema nei vari paesi del Mediterraneo – e, unitamente, ha colto l’occasione per presentare la “Dichiarazione per la Tutela e la Promozione della Dieta Mediterranea”. 7, un impegno che tutti i portatori di interesse impegnati nella promozione della Dieta Mediterranea e presenti in tutti i paesi del Mediterraneo sottoscrivono e assumono per condurre azioni concrete per diffondere la cultura di questo stile di vita.
“L’obiettivo del progetto che abbiamo presentato – ha spiegato il Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e Presidente del Forum Dieta Mediterranea Enrico Lupi – è di aumentare la consapevolezza sulla Dieta Mediterranea quale parte integrante dello stile di vita quotidiano. La Dieta Mediterranea non solo è un modello alimentare che combina ingredienti e prodotti agricoli con un grande valore economico locale, ma rappresenta un importante fattore di sviluppo motore del tessuto sociale e dell’industria alimentare dei paesi del Mediterraneo, oltre che un’identità culturale e socio-economica vitale per l’intero bacino del Mediterraneo. Fino a dicembre 2015, Unioncamere e i 12 partner che fanno parte di questo progetto, saranno coinvolti in numerosi eventi e attività rivolte a giovani, bambini, consumatori, ristoranti ma anche Camere di Commercio, organizzazioni a supporto del business e Istituzioni politiche di Egitto, Grecia, Italia, Libano, Spagna e Tunisia. Il 16 settembre ad Expo nel Padiglione Italia – conclude Lupi, si terrà la quinta edizione del Forum Dieta Mediterranea che da Imperia si sposta nel cuore delle attività dedicate al cibo per portare l’esperienza e i lavori raccolti in cinque anni di attività”.
Particolare attenzione, nel documento presentato al tavolo di lavoro, è stata prestata anche al valore economico della Dieta Mediterranea che, come è stato anche sottolineato in una ricerca condotta dall’Università La Sapienza di Roma e presentata durante l’ultima edizione del Forum di Imperia – si traduce in tre importanti asset: la quota di reddito spesa dai consumatori per acquistare prodotti identificabili come appartenenti alla Dieta Mediterranea incide sul totale della spesa familiare nella misura del 75%, l’impatto della Dieta Mediterranea sul totale del venduto alimentare della GDO italiana arriva a quattro quinti e, se si riuscirà a unire il potenziale dell’agroalimentare made in Italy con le eccellenze turistiche, ci sono margini di ulteriore crescita di valore economico per l’Italia fino a un ulteriore miliardo di euro e la possibilità di creare nuovi posti di lavoro, anche qualificati. A questi dati, vanno poi aggiunti quelli contenuti in un’altra ricerca presentata al Forum, ma condotta dall’Università di Parma, in cui si quantifica il valore economico della Dieta Mediterranea nella GDO in quasi 35 miliardi di euro, ovvero – tradotto in proporzioni – quasi il 46% del totale delle vendite e ben oltre il 60% del settore food & beverage venduto.
Una serie di elementi dunque, che messi insieme riconducono a una priorità su cui l’Associazione Nazionale Città dell’Olio è già attiva da tempo: creare un brand identificativo dei prodotti e dei luoghi della Dieta Mediterranea, non solo per una questione di immagine ma anche – e soprattutto – di sviluppo economico per l’intero comparto agroalimentare e per l’indotto. Partendo proprio dalla condivisione di intenti contenuta nella “Dichiarazione per la Tutela e la Promozione della Dieta Mediterranea”.
*La Carta di Milano
La Carta di Milano sarà il documento conclusivo dell’EXPO, una sorta di Protocollo di Kyoto per l’alimentazione con una serie di impegni che saranno assunti, per la prima volta, da 4 categorie di soggetti diversi: dai cittadini, dal mondo delle imprese e delle professioni, dalle associazioni, dalle istituzioni pubbliche. In tal modo tutti i firmatari saranno partecipi della Carta e responsabilizzati su questioni cruciali per il futuro quali: lo spreco alimentare, il diritto al cibo, la sicurezza dei prodotti, l’agricoltura sostenibile. La Carta di Milano sarà una delle eredità più impegnative di EXPO2015 proponendosi come una bussola per i governi e per i singoli cittadini, dovendo orientare comportamenti personali e scelte politiche. Il testo finale sarà presentato a giugno nel corso della riunione dei Ministri dell’Agricoltura dei 145 Paesi che aderiscono ad EXPO2015 per essere così aperto alla firma da parte di tutti i cittadini, di tutte le imprese, le associazioni e le istituzioni italiane, straniere ed internazionali che lo vorranno, ed essere consegnato al Segretario generale delle Nazioni Unite nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione il 16 ottobre 2015. Con questa Carta ci si impegnerà anche a sviluppare a Milano una iniziativa internazionale di alta formazione per il diritto al cibo costituita grazie al lavoro quotidiano di cittadini, imprese, associazioni e istituzioni. Anche per questo motivo, i partecipanti ai tavoli si riuniranno di nuovo a maggio 2015 presso l’EXPO per fare il punto della situazione circa le idee sviluppate e i progetti realizzati e proseguire nel percorso di costruzione di una casa comune per l’alimentazione sostenibile e globale.