26 Dicembre 2024 16:09

26 Dicembre 2024 16:09

L`AVVOCATO RISPONDE… FURTO D’IDENTITÀ SUI SOCIAL NETWORK, QUALI SONO LE CONSEGUENZE? / IL PARERE

In breve: Grazie alla collaborazione dell’avvocato R. Tahiri, i lettori potranno formulare alcune domande di carattere generale sui problemi/questioni che si trovano a dover affrontare.

tahiri fb

IMPERIA – Questa settimana la rubrica di consulenze legali di ImperiaPost si occuperà di furto d’identità e di sostituzione di persona sui social-network. Grazie alla collaborazione dell’avvocato R. Tahiri, i lettori potranno formulare alcune domande di carattere generale sui problemi/questioni che si trovano a dover affrontare.

LA DOMANDA:

Buongiorno, ieri ho parlato con un avvocato riguardo il furto d’identità sul web precisamente su alcuni social network, e dopo molto commenti allusivi che definivano precisamente la persona in questione, ha liquidato la mia argomentanzione con un semplice sono solo dei “Fake”. Mi sembra un po’  generica come risposta, lei cosa ne pensa? Come posso fare per tutelarmi?

IL PARERE: 

“Per contrastare il fenomeno delle frodi informatiche commesse con la sostituzione dell’identità digitale, il legislatore ha inserito (con il d.l. n. 93/2014 convertito dalla l. n. 119/2014) il 3° comma nell’art 640ter del codice penale denominato “Frode informatica” che recita testualmente: “la pena e’ della reclusione da due a sei anni e della multa da euro 600 a euro 3.000 se il fatto e’ commesso con furto o indebito utilizzo dell’identità digitale in danno di uno o più soggetti”, introducendo per la prima volta il concetto di identità digitale.

La normativa però non ha dato un’esatta definizione di identità digitale e pertanto, sarà il contributo della dottrina e della giurisprudenza a delineare meglio i contorni della fattispecie, attualmente si tiene come riferimento l’identità informatica: “l’insieme delle informazioni e delle risorse concesse da un sistema informatico ad un particolare utilizzatore del suddetto sotto un processo di identificazione”.

Chi subisce un furto legato all’identità digitale, deve chiedere il blocco del falso profilo al social network, poi è necessario rivolgersi alla Polizia Postale o alla Guardia di Finanza sezione frodi telematiche.

Resta però difficile individuare i soggetti autori del reato, quando avviene un furto dell’identità digitale si cerca di risalire tramite l’indirizzo IP al titolare della linea telefonica, che spesso però non è l’autore del reato. Infatti molti hacker utilizzano hot spot free, connessioni wi-fi rubate o usate negli internet point oppure operano attraverso server posti all’estero”.

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Mandate le vostre domande, ogni settimana saranno pubblicati i pareri dell’avvocato Tahiri.

Le domande dovranno essere inviate alla mail di redazione: redazione@imperiapost.it  con Oggetto: “Consulenza legale”.

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