23 Dicembre 2024 12:22

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IMPERIA. CERIMONIA DI COMMEMORAZIONE IN ONORE DEL CAPITANO DI PORTO DANTE NOVARO MORTO A MATHAUSEN/ FOTO E VIDEO

In breve: Questa mattina, 20 aprile a mezzogiorno, presso il monumento ai Caduti del Mare (davanti alla nuova Capitaneria), Imperia ha ricordato, nel settantesimo anniversario della morte, uno dei suoi figli caduti a Mathausen: Il Capitano di porto Dante Novaro

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Questa mattina, 20 aprile a mezzogiorno, presso il monumento ai Caduti del Mare (davanti alla nuova Capitaneria), Imperia ha ricordato, nel settantesimo anniversario della morte, uno dei suoi figli caduti a Mathausen: Il Capitano di porto Dante Novaro, Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria. La cerimonia è stata voluta dal Gruppo imperiese dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza.

In servizio a Roma, dopo l’8 settembre 1943 Dante Novaro aderì alla lotta contro i nazi-fascisti mettendosi in luce con numerose operazioni di intelligence. Scoperto dai tedeschi, venne deportato a Mathausen, dove morì il 20 aprile 1945, a pochi giorni dalla fine della guerra, all’età di 33 anni.

“La celebrazione– spiega il Presidente del Gruppo ANMI, Capitano di Vascello Guido Ferraro è una delle numerose manifestazioni organizzate dal nostro Gruppo in occasione dei suoi 50 anni di esistenza, tra cui una mostra marinara in programma a fine maggio in Biblioteca, una regata a settembre, oltre ad un paio di gemellaggi con altri Gruppi ANMI”.

Durante la cerimonia si è proceduto alla deposizione di una corona in memoria dei Caduti del Mare, alla lettura della motivazione della Medaglia d’Argento al Valor Militare ed al ricordo di Dante Novaro, nonché alla lettura della “Preghiera del Marinaio” – tanto cara a tutti gli uomini di mare. La stessa si è conclusa poi con un intervento del Comandante della Capitaneria di Porto C.F. (CP) Armando Ruffini, che ha colto l’occasione per ringraziare solennemente tutti quanti hanno voluto condividere col personale del Corpo questo momento, ricordando il sacrificio di un Marinaio, senza dimenticare tutti gli uomini e le donne delle istituzioni che fino ad oggi hanno sacrificato la propria vita nell’adempimento del dovere.

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