Il Movimento 5 Stelle di Imperia ha preso posizione in merito alle multe comminate a un disabile, Fabio, 37 anni, di Milano, colpevole di essere transitato in auto, insieme alla madre, nella Ztl di Borgo Marina.
Il Movimento 5 Stelle di Imperia esprime un suo parere sull’ennesimo caso di disadeguatezza che l’Amministrazione Capacci sta dimostrando nei confronti di tutti i cittadini portatori di handicap che incappano nella ztl della marina di Porto Maurizio. Ultimo il caso di Fabio trentasettenne di Milano in vacanza a Imperia assieme a sua madre Lucia.
La Nostra Attivista Michela Aloigi, mamma di Matteo, ha recentemente vinto la sua battaglia personale sulla stessa vicenda, battaglia che ha portato avanti da sola contro tutto e tutti, rimbalzando più volte fra le false promesse del Sindaco e degli Assessori, arrivando a ricevere sentenza dal Giudice di Pace che ha riconosciuto i diritti suoi e di suo figlio annullando la ridicola multa ricevuta.
Sulla base dell’esperienza di Michela il Movimento 5 Stelle Imperia con la sua Portavoce comunale Cara Glorio, ha potuto approfondire tutti gli aspetti inerenti al caso, e con molto stupore non capisce come si possa continuare a ridicolizzare l’immagine della nostra Città attraverso questi comportamenti, quando in tutta Europa è assolutamente chiaro e regolamentato che gli autoveicoli con cartellino per disabili sono totalmente esenti da contravvenzione nelle Ztl e hanno libero accesso.
Il giudice non solo ha annullato la contravvenzione, ma ha anche condannato il Comune di Imperia al risarcimento delle spese processuali, pari a 43 euro, bacchettandolo per non aver rispettato le normative in materia, sia europee che nazionali. Insomma, una pessima figura.
Nella giornata di ieri alcuni nostri attivisti si sono recati in zona Borgo Marina per visionare se l’amministrazione avesse provveduto almeno a sostituire le indicazioni sulla cartellonistica stradale, ma nulla, tutto invariato, ne desumiamo che ancora oggi se un cittadino imperiese o un turista con cartellino disabile entrassero nella Ztl sarebbero nuovamente multati, e obbligati a fare l’ennesimo ricorso , perdendo tempo e energie nervose per rimediare a una negligenza che si dimostra recidiva e assurda.
La nostra attivista Michela Aloigi è in diretto contatto con il signor Fabio e sua madre Lucia per aiutarli nell’iter del ricorso, anche perché essendo loro di Milano devono ad oggi sostenere viaggi e spese per procedere al riconoscimento dei loro sacrosanti diritti normati a livello Europeo.