23 Novembre 2024 06:44

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23 Novembre 2024 06:44

IMPERIA. AUTOPSIE “FANTASMA” AL DIPARTIMENTO DI MEDICINA LEGALE DELL’ASL. SPUNTA UN NUOVO MEDICO INDAGATO / ECCO DI CHI SI TRATTA

In breve: Nel blitz dei finanzieri del 12 giugno scorso, sono state controllate 19 pompe funebri e 2 agenzie di pratiche d'auto tra Imperia, Sanremo e Bordighera.

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Imperia – Spunta in nuovo indagato nell’ambito dell’inchiesta shock sulle “autopsie fantasma” che ha coinvolto il dipartimento di Medicina Legale dell’Asl 1 Imperiese e che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati la dirigente del settore Simona Del Vecchio,  altri 4 medici (Francesco TraditiAlessandro ZacheoSandra Maria Motroni e Giuseppe Garo) e altrettanti addetti alle camere mortuarie (Leonardo Rosato, Orlando Mandica, Agostino Baldi e Francesco Esposito) degli ospedali di Sanremo e Bordighera.

Si tratta del dott. Claude Jean Orengo, rimasto in un primo momento estraneo ai fatti assieme al collega Andrea Leoncini. Orengo, a seguito delle ulteriori indagini della compagnia della Guardia di Finanza di Imperia, coordinata dal Procuratore aggiunto Grazia Pradella e dal sostituto Marco Zocco, è stato indagato con l’ipotesi di reato di falso ideologico. La Del Vecchio, sospesa del servizio per 10 mesi, è accusata anche di peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato. 

La carenza di medici legali dell’Asl, soltanto il dott. Leoncini può ancora svolgere le autopsie per conto della magistratura, ha costretto la Procura ad affidarsi a consulenti esterni del tribunale di Genova.

Nel blitz dei finanzieri del 12 giugno scorso, sono state controllate 19 pompe funebri e 2 agenzie di pratiche d’auto tra Imperia, Sanremo e Bordighera. 

LE IPOTESI DI REATO CHE COINVOLGONO A VARIO TITOLO GLI INDAGATI.

a. Peculato: per avere utilizzato autovetture della ASL per finalità di carattere privato, anche nei giorni di riposo e di ferie e conseguente utilizzo della tessera per rifornimenti di carburante e di telepass sempre a carico dell’ASL;

b. Truffa ai danni dello Stato: per avere indotto in errore la ASL mediante false certificazioni con le quali si attesta lo svolgimento di attività di servizio in orari non corrispondenti al reale;

c. Falso ideologico: per avere emesso certificati di morte che attestano l’esame della salma laddove, invece, nel momento del rilascio del certificato, il medico legale si trovava in altro luogo. Per tale reato sono in corso di esecuzione attività di perquisizione nei confronti di 19 agenzie di pompe funebri e di 2 agenzie di pratiche auto, per appurare i rapporti tra tali agenzie e i medici appartenenti al servizio di medicina legale.

Le ipotesi di reato su cui si sta indagando sulla base delle direttive della Procura riguardano anche fattispecie di corruzione. 

 

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