“Pensare che tre anni fa, non sapevo neppure dove fosse Imperia, oggi, invece, non riesco a fare a meno di voi”. È un saluto commosso quello del comandante provinciale dei Carabinieri Luciano Zarbano che questo pomeriggio ha voluto salutare tutte le autorità, i suoi uomini e le persone che in questi tre anni di permanenza a Imperia hanno percorso un tratto di strada con lui. Presenti nella cornice della splendida villa Grock le massime autorità civili e militari della provincia di Imperia oltre al generale Vincenzo Coppola, comandante interregionale dell’Arma. Tre anni scanditi da successi per il colonnello Zarbano, ricordato dai più come il comandante tra la gente.
“Questo saluto coincide con un lutto che sta toccando la nostra nazione – ha esordito Zarbano – un disastro che ha portato lutti non solo a chi li vive in prima persona ma a tutta l’Italia perché potrebbe capitare a chiunque. Dunque anche chi non era materialmente lì si sente colpito perché non si possono prevenire i terremoti e i disastri. Non c’è una spiegazione, non c’è una ragione per tutto ciò. Il mio pensiero va a queste persone che in questi minuti sono presenti ai funerali dei loro cari. Ciò detto voglio ringraziare tutti quanti voi, in prima persona il mio comandante perché non è solito che il comandante regionale vada a questo genere di eventi, di saluti e io sono orgoglioso, contento e felice di ciò. Orgoglioso sia come militare, come comandante e come persona. Sono orgoglioso di aver comandato un provinciale e tenuto in considerazione dai miei comandanti e gli alti vertici dell’Arma perché anche se siamo in zona di confine non siamo lontani dal cuore di chi ci deve amministrare, siamo vicini”.
“Voglio ringraziare le autorità, gli amici e le persone che mi sono state vicine in questi tre anni. Pensare che tre anni fa, non sapevo neppure dove fosse Imperia, oggi, invece, non riesco a fare a meno di voi. Non riesco a fare a meno di ricordare questi tre anni che non passati intensamente. Sono sicuro che se l’uomo avesse una macchina del tempo la utilizzerebbe solo per andare indietro, mai per andare avanti forse perché ha paura del futuro? Può darsi ma sono sicuro che la utilizzerebbe per un ritorno indietro per poter rivivere i ricordi perché sono i ricordi che ci fanno andare avanti e assaporare le cose della vita”.
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“È stato un viaggio che è durato troppo poco ma è stato intenso che ci ha visto protagonisti di tante belle cose, solo belle non esistono quelle brutte. Vorrei che gli sguardi di ognuno di voi si fermino nella mia mente e che nel mio futuro mi si ripresenti lo sguardo di ognuno di voi. Nella valigia dei miei ricordi metterò lo sguardo di ognuno di voi e quando un giorno riavvolgerò il nastro della mia vita ci sarà ogni singolo fotogramma di quegli sguardi, di questi tre anni e di questa serata fantastica”.
“È un momento difficile per me salutare Imperia. Poco più di tre anni fa non sapevo dell’esistenza di Imperia. Dopo 3 anni mi rendo conto che è difficile staccarsene. Ho dato dato tanto, ma credo di poter dare ancora di più. Forse il mio rammarico è quello che avrei potuto dare qualcosa di più, ma di sicuro chi mi sostituirà sarà forse anche meglio di me, anzi ne sono sicuro. Ho ricevuto delle attestazioni di stima, di affetto. Ho cercato di essere il Comandante provinciale di tutti, non solo dei Carabinieri. Questo significa che mi è caro non solo l’interno della caserma, ma la gente, anche i bambini. Io mi auguro di aver dato sicurezza alla gente, le mie direttive, le mie indicazioni, si sono mosse in due filoni principali: la lotta contro il crimine organizzato e i reati contro il patrimonio, i furti in abitazione, le rapine e gli scippi. Come Arma dei Carabinieri, come comando provinciale di Imperia, abbiamo dato un duro colpo alle varie organizzazioni che insistevano sul territorio, anche a singoli soggetti che si dilettavano a svaligiare le varie case. I reati statisticamente sono diminuiti. Il mio futuro? Appena compro una sfera di cristallo ve lo dirò”.
