23 Dicembre 2024 13:14

23 Dicembre 2024 13:14

L’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI DI IMPERIA COMPARTO FUNZIONI CENTRALI E SANITA’ FEDERAZIONI CONFSAL-UNSA E CONFSAL-FIALS

In breve: Una incertezza che rende sempre più confusa e aleatoria la volontà del Governo a rinnovare i CCNL in modo dignitoso dopo sette anni di blocco e dopo una sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità del blocco a partire dal mese di luglio 2015.

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Si è svolta anche ad Imperia, presso il palazzo di giustizia, dalle ore 10,30 alle ore 12,30 l’assemblea  sindacale organizzata dal sindacato CONFSAL-UNSA. L’assemblea come le altre, organizzate un po in tutta Italia, fuori che nelle regioni terremotate e a Roma ove in contemporanea, si è svolta una manifestazione di protesta, ha visto una buona partecipazione di lavoratori, soprattutto del Comparto Giustizia, sempre alle prese con croniche vacanze di organico e mancata pluriennale riqualificazione del personale di Cancelleria e di Segreteria.

I temi trattati sono stati i seguenti:

 

  1. Rinnovi contrattuali e Legge di bilancio 2017

 

Dal ddl Legge di bilancio 2017 si legge di un calderone che comprende rinnovi contrattuali, assunzioni nella p.a., bonus di 80 euro per i militari e le forze di polizia, riordino delle carriere di queste ultime categorie e organici della scuola per uno stanziamento complessivo, a regime, di 2,63 miliardi di euro comprensivo dei 300 milioni di euro previsti dalla legge di stabilità per il 2016 e così suddivisi:

– Anno 2016 > 300 milioni di euro

– Anno 2017 > 1,92 miliardi di euro

– Anno 2018 > 2,63 miliardi di euro.

Ad eccezione dei 300 milioni di euro già destinati ai rinnovi contrattuali non è dato sapere quanto delle nuove risorse sarà destinato ai Contratti Collettivi nazionali di lavoro.

Dato per certo che dallo stanziamento complessivo occorrerà sottrarre 400 milioni di euro (140 milioni per il 2017) per gli organici della scuola, e lo stanziamento necessario per la proroga nel 2017 del bonus di 80 euro mensili alle forze armate e ai corpi di polizia, la parte rimanente si giocherà su assunzioni, riordino delle carriere dei militari e della polizia e sui rinnovi contrattuali.

Una incertezza che rende sempre più confusa e aleatoria la volontà del Governo a rinnovare i CCNL in modo dignitoso dopo sette anni di blocco e dopo una sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità del blocco a partire dal mese di luglio 2015.

Ad oggi l’unica cosa certa, e preoccupante, è la costituzione di questo “fondone/calderone” la cui gestione sarebbe riservata alla totale discrezionalità del Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale a suo piacimento potrebbe favorire, ad esempio, più il riordino delle carriere dei militari e delle forze di polizia a discapito dei rinnovi contrattuali o delle assunzioni.

Un calderone, quindi, dal quale il “mestatore” estrarrà chissà quale sorpresa, in una situazione quanto mai preoccupante di mancanza di trasparenza e di certezza in una previsione legislativa fondamentale quale è la legge di bilancio e nella stessa relazione tecnica di accompagnamento, dove non si trova riscontro alcuno sui fondamentali utilizzati per ognuno degli argomenti che costituiscono il “fondone/calderone”.

Dai molti esperti, e importanti quotidiani, che si sono cimentati in una opera di traduzione di questa oscura legge apprendiamo di una miserevole quantità di risorse destinabili ai rinnovi contrattuali. Sette anni di blocco contrattuale e una sentenza della Corte costituzionale secondo il Governo, stando alle analisi degli esperti, si tradurrebbero in 25 / 28 euro lordi mensili, equivalenti a 16 euro netti.

Sin dalla legge di stabilità 2016 abbiamo denunciato come vergognoso lo stanziamento di 300 milioni di euro per i rinnovi contrattuali e oggi siamo costretti a confermare la stessa opinione sugli stanziamenti, oltre che sul metodo, indicati nella legge di bilancio 2017, in particolare se venissero confermate le indiscrezioni di alcuni quotidiani.

  1. La pensione complementare I Fondi Perseo-Sirio

Con l’aiuto di alcune slide sono stati illustrati ai lavoratori i vantaggi (che in molti casi diventano vere e proprie necessità per via dell’assottigliarsi delle pensioni ormai calcolate con il sistema contributivo puro o misto) della sottoscrizione dei fondi per attingere alla pensione complementare, che costituirà un secondo pilastro della previdenza anche nel settore pubblico, ove sono stati introdotti da pochi anni i fondi PERSEO-SIRIO per il comparto Funzioni Centrali e comparto Sanità, ed il fondo ESPERO per il comparto SCUOLA.

  1. Riqualificazione del personale nel Comparto Giustizia

I lavoratori hanno avuto anche modo di conoscere le proposte formulate dal sindacato autonomo circa la possibilità di riuscire finalmente ad ottenere una riqualificazione che nel settore della DOG (Direzione Organizzazione Giudiziaria) manca da oltre 16 anni.

Si attende con fiducia a giorni e comunque prima del 04.12.2016,

la proposta del Ministero, che dovrebbe riguardare anche il settore del Penitenziario e Minorile.

Si apprende al termine dell’assemblea che anche la manifestazione Romana, davanti a piazza Montecitorio è riuscita molto bene e la piazza nella quale erano presenti circa un migliaio di colleghi del nuovo comparto delle Funzioni Centrali e della Sanità (Federazioni CONFSAL-UNSA  e CONFSAL-FIALS) ha chiesto con forza adeguamenti contrattuali veri “no a mance”

Si apprende anche di una iniziativa sindacale riguardante un dirigente UNSA, che ha annunciato lo sciopero della fame da mercoledì prossimo, sotto il ministero, per chiedere l’immediata ripresa della contrattazione ed il rinnovo del contratto, bloccato da oltre 7 anni.

 

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