La 20enne imperiese Martina Rossi cadde dal balcone dell’hotel dove alloggiava per le vacanze, a Palma de Maiorca, nel tentativo di sfuggire a una violenza sessuale. Questo il verdetto arrivato a conclusione delle indagini preliminari condotte dal Procuratore Capo di Arezzo Roberto Rossi. Il Magistrato ha chiuso l’inchiesta chiedendo il rinvio a giudizio per Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, entrambi di Arezzo, con le accuse di morte come conseguenza di altro reato e tentata violenza sessuale.
I due giovani, secondo l’accusa, avrebbero conosciuto Martina Rossi in vacanza e, dopo una serata in discoteca, sarebbero rientrati tutti e tre in albergo. Nell’occasione i due aretini avrebbe cercado di abusare della coetanea che, nel tentativo di scappare, sarebbe caduta dal balcone.
Una versione che i due indagati hanno sempre negato, sostenendo la tesi, ritenuta credibile in un primo momento dalla Procura di Maiorca e poi smontata da quella di Genova, del suicidio. Martina Rossi secondo i due aretini si sarebbe gettata volontariamente dal balcone, dopo aver fumato uno spinello.
Ora la parola passa al Gip.
LA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA
Martina Rossi muore nell’agosto del 2011 cadendo dal balcone di un hotel a Palma de Maiorca, dove era in vacanza con alcune amiche. Secondo una prima ricostruzione, la notte della sua morte Martina torna in hotel dopo una serata in discoteca, ma invece di rientrare nella propria stanza, raggiunge alcuni ragazzi di Arezzo, conosciuti in vacanza, nella loro camera. Da quel momento si apre il giallo sulla morte di Martina.
Secondo il racconto dei giovani la 20enne di Imperia (a Genova in quegli anni per studio) si sarebbe buttata dal balcone volontariamente dopo aver fumato uno spinello. Una versione ritenuta credibile dalla giustizia spagnola, che archivia il caso come suicidio. I genitori di Martina, però, non si arrendono. Non si danno pace, non credono all’ipotesi del suicidio.
La procura della Repubblica di Genova riapre il caso con un’ipotesi di reato drammatica. Martina sarebbe volata giù dal balcone nel disperato tentativo di fuggire a una violenza sessuale. Il fascicolo passa alla Procura di Arezzo per competenza territoriale, in quanto nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposo, omissione di soccorso e tentata violenza sessuale, vengono iscritti due ventenni aretini, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi.