“Oggi partire da Parigi, città che amo, per il prossimo concerto di Villeret (Svizzera), mi fa riflettere. Alle molte persone che mi scrivono su FaceBook e via mail, e mi chiedono se ‘ho paura di vivere a Parigi’ e soprattutto se ‘ho paura di viaggiare’, vorrei rispondere che ‘ho paura a stare fermo’” – A scriverlo è l’imperiese Christian Lavernier, a seguito del furioso attacco terroristico a Parigi di ieri sera, giovedì 20 aprile.
“Ho paura di non conoscere, ho paura che la mia mente si chiuda in un provincialismo intellettuale, pensando al piccolo giardino della mia casa come “unico mondo possibile”, (qualsiasi provenienza abbia quell’ unico mondo), ho paura di non avere la forza di confrontarmi superando i miei limiti, (e lasciando i miei pregiudizi), ho paura di non vedere la bellezza, o di non avere la sensibilità giusta per coglierla, ho paura di accontentarmi di quello che una cultura dominante (poco importa la sua provenienza) individua come giusto o sbagliato, perchè la violenza non farà mai parte della mia dignità.
Tutto questo fortunatamente NON ha a che fare con IL VIAGGIO, ma con l’immobilità! Immobilità fisica e intellettuale. Ecco perchè IO NON HO PAURA. Ecco perchè amo il viaggio. La cultura è fatta di diversità, la grande Arte sin dalla notte dei tempi lo dimostra. Conoscere le proprie origini e non dimenticare le proprie radici, avendo il coraggio di ascoltare e osservare altri mondi, cercando il rispetto reciproco. Questa per me è l’unica forma di progresso possibile. La cultura ha bisogno del viaggio e di viaggiatori, ha bisogno di curiosità come sua naturale dimensione per crescere, quindi no, IO NON HO PAURA!”