Si è svolta questa mattina la consueta celebrazione del Santo Patrono della Polizia, San Michele Arcangelo alla presenza delle massime autorità civili e militari della provincia di Imperia. Un evento che ogni anno si ripropone con forza a tutti i poliziotti della Provincia di Imperia.
La celebrazione della Santa Messa è stata officiata alle ore 11.00, presso la Basilica di San Maurizio (Porto Maurizio) da S.E. il Vescovo di Albenga-Imperia, Mons. Guglielmo Borghetti, unitamente al Cappellano della Polizia di Stato, Don Ivan Cattaneo.
Nella ricorrenza sono stati ricordati tutti i caduti della Polizia di Stato.
La figura di San Michele Arcangelo, proclamato il 29 settembre 1949 da Papa Pio XII patrono e protettore della Polizia di Stato, simboleggia la lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni con impegno professionale al servizio del prossimo, per l’ordine, l’incolumità delle persone e la difesa delle cose.
San Michele Arcangelo viene celebrato dalla Chiesa insieme ai due Arcangeli Gabriele e Raffaele il 29 settembre. Il suo nome (in ebraico “Mi-ka-El”) significa “Chi come Dio?”.
Nell’iconografia orientale ed occidentale San Michele Arcangelo viene rappresentato come un combattente, con la spada o la lancia nella mano e sotto i suoi piedi il dragone, simbolo del diavolo, sconfitto in battaglia, il cui nome, in greco “diabalos” (da “dia-ballo”), significa disgregare, rompere, spezzare.
Segni evidenti della presenza del male, contro cui l’Arcangelo combatte, purtroppo si notano anche oggi in tutta la società: dal traffico di droga alla prostituzione, dalla violenza sui minori al traffico di esseri umani e tante altre azioni malvagie, che un operatore di polizia si trova ad affrontare quotidianamente nello svolgimento del proprio lavoro, che deve essere vissuto come “missione” al servizio degli altri.
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