26 Dicembre 2024 04:12

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“IMPERIA BENE COMUNE” SI CONGEDA DOPO 5 ANNI DI CONSIGLIO COMUNALE. GROSSO E SERVALLI:”ORGOGLIO PER CIÒ CHE ABBIAMO FATTO, AMAREZZA PER COM’È FINITA. CAPACCI…”/FOTO E VIDEO

In breve: Si è svolta questa mattina in Comune la conferenza di commiato dei consiglieri comunali Gianfranco Grosso e Mauro Servalli, del gruppo "Imperia Bene Comune", in vista della conclusione dei 5 anni di amministrazione Capacci che termineranno con le elezioni del 10 giugno.

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Si è svolta questa mattina in Comune la conferenza di commiato dei consiglieri comunali Gianfranco Grosso e Mauro Servalli, del gruppo “Imperia Bene Comune”, in vista della conclusione dei 5 anni di amministrazione Capacci che termineranno con le elezioni del 10 giugno.

Le dichiarazioni di Gianfranco Grosso

“Un ringraziamento ai partiti che ci hanno consentito di essere qua, ai cittadini che ci hanno votato e chi ci ha supporto. Imperia Bene Comune è una forza che ha saputo fare opposizione, ma ha anche portato proposte importante in consiglio comunale, come la società in house sui rifiuti, come la stabilizzazione di 100 lavoratori della Seris, ha votato a favore del Porto, ha avuto un rappresentante in consiglio di amministrazione del Porto. Una forza che si è posta con una visione progettuale anche di governo della città, mettendo in difficoltà l’amministrazione ogni qualvolta rallentava su certi temi fondamentali come acqua e rifiuti, trascinando anche tutta l’opposizione, addirittura il centrodestra su posizioni che non ha mai avuto, come la società pubblica per i rifiuti.

Era fondamentale chiudere questi 5 anni, questo bagaglio è lo zaino che offriamo alle forze politiche che malauguratamente hanno scelto di dividersi, offrendo questo nostro lavoro per il loro futuro.

Io non mi sono più candidato perché, quando ho visto che le forze politiche di Imperia Bene Comune non avrebbero più corso insieme, non volevo che il mio nome fosse strumentalizzato per una divisione. Ho ritenuto doveroso fare un passo indietro per favorire lo stare insieme. Io ho fatto 20 anni in consiglio comunale, dal 1995 con l’esperienza Berio, credo di aver dato tanto in questa città a livello politico.

Mauro è un ragazzo splendido che ha portato grande freschezza in consiglio comunale, la forza delle idee e di voler cambiare davvero le cose. Io sono di lunga esperienza e avevo bisogno di un ragazzo giovane che mi aiutasse di vedere anche prospettive diverse. È stato un binomio che ha funzionato. Siamo stati sempre uniti. Ci siamo composti per trovare la quadra. Non ci siamo mai divisi neanche durante l’esperienza elettorale. È stata un’esperienza umana meravigliosa. Mauro ha dato un grande servizio alla città.

Il bilancio? La nostra storia è stata 5 anni di opposizione a una visione di città sbagliata e anche di prospettiva finanziaria. I tagli nascono da Amat in gran parte. La soluzione proposta ultimamente del rientro è una battaglia che abbiamo sempre portato avanti noi, per risolvere il bilancio. Questo bilancio è il frutto di 5 anni di una politica sbagliata e terremo le posizioni identiche delle altre votazioni. Dovrà essere la maggioranza che c’è e non c’è a votare quel bilancio”.

Il commento di Mauro Servalli

“Aggiungo un ringraziamento proprio a Gianfranco Grosso, che è stato mio capogruppo in questi 5 anni. Mi ha permesso di crescere politicamente e umanamente, ho imparato da lui cosa vuol dire lavorare nell’amministrazione di questa città. Chiudiamo questi anni di consigliatura con orgoglio di aver contribuito a delle tematiche fondamentali. In particolare sono 3: il lavoro, la partecipazione politica pubblica e la società pubblica e ambiente (acqua, rifiuti e porto). Su queste tematiche abbiamo caratterizzata la nostra azione amministrativa. Orgoglio per quello che abbiamo fatto e allo stesso amarezza per come è finita. Non ci sarà una prosecuzione di questa esperienza politica. Quello che abbiamo fatto è un patrimonio collettivo. Amarezza per non essere riuscita con la nostra azione a dare un futuro alla lista che ci ha visto protagonisti in questi 5 anni.

Cosa non ha funzionato? Credo ci sia stato un irrigidimento delle posizioni dovuto alla necessità di alcune forze politiche di avere dei rappresentati di loro diretta espressione in consiglio comunale. Mi riferisco a Sinistra Italiana. Dall’altra parte una campagna elettorale per le politiche ha segnato una spaccatura che a livello locale non si è riuscita a ricomporre. Io e Grosso abbiamo lavorato per provare a tenere unita quella prospettiva. Le forze politiche hanno deciso una strada di confronto tra le forze politiche e non un confronto pubblico e aperto, noi ne prendiamo atto e auguriamo in bocca al lupo a chi verrà dopo di noi.

Oltre alle questioni interne della sinistra imperiese, dando uno sguardo alla città e alla campagna elettorale c’è tanta amarezza. Vediamo un ritorno di Claudio Scajola, colui che ha condotto Imperia per più di 20 anni producendo lo stato di disagio in cui si trova adesso. Vediamo il suo alter-ego Luca Lanteri, in una battaglia di centrodestra diviso in posizioni di potere. Abbiamo visto l’amministrazione Capacci che ha permesso di arrivare ad adesso. L’amministrazione Capacci è stata una delle peggiori che ha avuto Imperia negli ultimi anni, Carlo Capacci uno dei peggiori sindaci della città di Imperia. La situazione della città di oggi è il risultato di questa situazione. Non sono state colte le opportunità, anzi ha permesso il ritorno della restaurazione”.

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