“I bambini non sono pacchi postali”. Con queste parole le attiviste di “Non Una di Meno Ponente Ligure” sono scese in piazza questa mattina nel centro di Oneglia, per protestare contro il Disegno di Legge del leghista Pillon in materia di separazioni e affidamento figli.
Disegno di Legge Pillon: proteste in tutta Italia
La manifestazione si inserisce all’interno di una mobilitazione nazionale, prevista in gran parte delle città italiane, da nord a sud nello stesso giorno, per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul Disegno di Legge Pillon e in vista della manifestazione nazionale del 24 novembre prossimo a Roma, in Piazza della Repubblica.
Le attiviste
“Abbiamo preparato 10 pillole, in cui affrontiamo diverse parti del disegno di legge. Lui ripropone la famiglia tradizionale, padre come capo-famiglia, donna in posizione subalterna, abolizione dell’aborto, i figli come pacchi. Tutto questo a danno delle donne e dei figli. I figli non sono pacchi postali che sposti di settimana e in settimana”.
“Tantissimi anni fa siamo scese in piazza per i diritti delle donne e mai avremmo pensato di tornare di nuovo in piazza. Nel disegno di legge ci sono tante cose che non covincono. Per esempio, la figura del mediatore familiare è obbligatoria e a pagamento. Non va bene perché le donne sono sicuramente la parte più fragile della famiglia.
La bigenitorialità fa sì che i bambini siano considerati come pacchi. I bambini hanno bisogno di punti fermi.
L’assegno familiare viene meno è un’altra situazione che colpisce soprattutto le donne”.