23 Dicembre 2024 20:31

23 Dicembre 2024 20:31

Chiesti 3 anni di carcere per giudice di Imperia Pasquale Longarini, ex Procuratore di Aosta/I dettagli

In breve: Pasquale Longarini, ex Procuratore di Aosta, oggi giudice civile presso il Tribunale di Imperia, è accusato di induzione indebita, rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento. 

Tre anni di carcere. Questa la condanna richiesta per Pasquale Longarini, ex Procuratore di Aosta, oggi giudice civile presso il Tribunale di Imperia,  nell’ambito del processo, in corso a Milano, che lo vede imputato con l’accusa di induzione indebita, rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento.

Chiesti tre anni di carcere per Pasquale Longarini

Longarini, lo ricordiamo, è a processo, con la formula del rito abbreviato, insieme a Gerardo Cuomo, titolare del Caseificio Valdostano, e per Sergio Barathier, titolare dell’albergo Royal e Golf di Courmayeur, accusati solo di induzione indebita.

Secondo l’accusa Longarini avrebbe fornito informazioni a Gerardo Cuomo per risolvere problemi di tipo giudiziario o amministrativo in cambio di promesse di utilità (“forniture di prodotti caseari, quantomeno favori, se non delle vere e proprie remunerazioni, come nel caso del viaggio in Marocco”).

In particolare,  secondo la tesi investigativa, Longarini avrebbe aiutato Cuomo, nell’aprile 2015, “ad eludere le investigazioni condotte dalla Dda di Torino” in un “procedimento penale” in “materia di criminalità organizzata” rivelandogli di essere sottoposto a intercettazioni telefoniche. Per questo motivo, l’imprenditore avrebbe interrotto le conversazioni con il boss Giuseppe Nirta, assassinato in Spagna nel giugno 2017.

Il Pm Giovanni Polizzi ha chiesto tre anni per Longarini, due anni per Cuomo e due mesi per Barathier.

Per quanto concerne Sergio Barathier, secondo l’accusa  sarebbe stato indotto da Longarini, che stava trattando un procedimento penale a carico di Barathier per gravi reati fiscali (poi conclusosi con l’assoluzione) “ad effettuare forniture di prodotti dal Caseificio valdostano” di proprietà di Cuomo.

L’avvocato di Longarini,  Claudio Soro, ha chiesto l’assoluzione perché “il fatto non sussiste”.

Longarini ha sempre ribadito la sua”totale estraneità ai fatti contestati”, specificando che con l’imprenditore Cuomo c’era solo“un rapporto di conoscenza e amicizia che ha coinvolto anche le famiglie”.

Il processo è stato rinviato al prossimo 22 marzo, quando prenderanno la parola l’altro legale del magistrato, l’avvocato Anna Chiusano, e i difensori dei due co-imputati, gli imprenditori Gerardo Cuomo e Sergio Barathier.

Pasquale Longarini e il trasferimento a Imperia

Longarini era stato assegnato al Tribunale di Imperia dopo il reintegro disposto dal Consiglio Superiore della Magistratura che aveva accolto il ricorso presentato dallo stesso Longarini contro il provvedimento di sospensione. La legale di Longarini, Anna Chiusano, aveva dichiarato: “Non esistono sufficienti elementi tali da renderlo fuori ruolo fin tanto che non verrà celebrato il processo”.

Nel curriculum professionale di Longarini, che a Imperia svolge l’incarico di giudicecivile, anche un caso giudiziario noto alle cronache nazionali, il delitto di Cogne. Fu proprio Longarini, infatti, insieme alla collega Stefania Cugge, ad occuparsi dell’omicidio del piccolo Samuele e a chiedere la condanna della madre, Anna Maria Franzoni.

Condividi questo articolo: