24 Dicembre 2024 19:38

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Imperia, Giorno della Memoria: lunedì 27 gennaio in Comune la presentazione del diaro di Riccardo Sala, morto nel ’44 nel campo di concentramento di Neumark

In breve: Dopo il saluto del sindaco Claudio Scajola, ci sarà la presentazione da parte del Presidente della Commissione Toponomastica, Luigi Sappa, e l'illustrazione del testo a cura del prof. Vittorio Coletti

In occasione del Giorno della Memoria, la Città di Imperia organizza la presentazione del volume inedito “Memorie di un giovane imperiese nell’inferno dei lager. Il Diario di Riccardo Sala“. L’appuntamento è in programma lunedì 27 gennaio, alle ore 11.30, in Sala Consiliare.

Dopo il saluto del sindaco Claudio Scajola, ci sarà la presentazione da parte del Presidente della Commissione Toponomastica, Luigi Sappa, e l’illustrazione del testo a cura del prof. Vittorio Coletti. Seguirà la lettura di alcuni brani da parte dell’attore Eugenio Ripepi, con l’accompagnamento musicale del M° Mauro Vero. Al termine dell’evento, i partecipanti potranno ritirare una copia del volume.

Chi fu Riccardo Sala

Riccardo Sala (nato ad Imperia il 13 aprile 1924 e morto il 10 maggio 1944 nel campo di concentramento di Neumark) è stato catturato a seguito di un’azione militare ad Appiano (Bolzano) l’8 settembre 1943 – giorno dell’entrata in vigore dell’armistizio firmato dal Governo Badoglio con gli alleati della Seconda Guerra mondiale – e deportato nel campo di detenzione di Danzica. Trasferito nell’ottobre successivo nel campo di Hohenstein (tra le città di Lipsia e Dresda), è stato infine trasferito nel campo di Neumark, dove rimase segregato fino alla morte sopraggiunta per malattia.

Il diario del giovane milite imperiese è stato scritto con matite di fortuna sul libretto matricola in dotazione ai militari e traccia il percorso dei trasferimenti nel corso della prigionia, registrando con brevi annotazioni le condizioni di detenzione, il lavoro nei campi o in fabbrica e gli stati d’animo legati alla drammatica esperienza.

L’Amministrazione Comunale ha deciso di procedere alla stampa del manoscritto e alla trascrizione delle memorie per raccogliere in un volume questa testimonianza, che rappresenta un messaggio immediato e diretto, tale da incoraggiare una riflessione pubblica sul tema della privazione della libertà e della deportazione.

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