“Quello che stride in questa decisione impositiva della Regione e più precisamente di Giovanni Toti e Sonia Viale è, che anche se può sembrare valido l’accentramento decisionale durante un’emergenza, risulta curioso che questo accentramento sia fatto alla fine dell’emergenza e non durante il pieno svolgimento della pandemia che ha colpito anche la Liguria.” continua Alice Salvatore
“Si conosce da sempre la grande voglia di poteri assoluti della Lega e del suo capo ligure Toti e questa volta la decisione è stata presa fuori tempo massimo, ma una sua ragione ce l’ha ed è totalmente politica, elettorale ed economica: non c’entra assolutamente nulla con il bene dei cittadini liguri. Oltremodo ridicolo poi che chi elimina l’autonomia delle Asl sia lo stesso che ogni giorno chiede autonomia dal governo per la Regione che guida. Vogliono qualcosa per sé che però agli altri tolgono.
Dopo la critica situazione sanitaria che abbiamo vissuto, tutti gli ospedali e tutti i reparti Covid speciali e tutto quanto è stato investito per rispondere all’emergenza adesso, deve essere riordinato e riorganizzato; soprattutto si devono prendere decisioni come chiudere reparti di ospedali o smantellare posti letto che si sono creati, decisioni che paiono folli sotto ogni punto di vista ma che potrebbero essere prese, e per non avere problemi dai direttori generali delle varie Asl, li si è di fatto messi al muro e commissariati. Il direttore generale di una Asl, che, ricordiamolo sono tutti a fine contratto, non dovesse rispondere ai comandi del nuovo super commissario straordinario Locatelli verrà di fatto penalizzato sia per quanto riguarda il premio annuale sia per l’eventuale riconferma.”
E conclude “Si intravede all’orizzonte un nuovo massacro della sanità ligure che dopo aver assorbito ingenti finanziamenti per la creazione di posti letto e di assunzioni di personale potrebbe essere suddivisa e smantellata, probabilmente sempre a vantaggio della sanità privatizzata, antica e mai dimenticata fissa della Lega e di Berlusconi, che nell’emergenza ha mostrato i suoi tragici limiti.
Dobbiamo quindi vigilare tutti su questa situazione che può diventare gravissima e soprattutto potrebbe distruggere tutto quello che faticosamente abbiamo imparato e costruito in questi mesi di tragedie.”