8 Novembre 2024 10:22

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8 Novembre 2024 10:22

Pedopornografia: maxi inchiesta Polizia Postale, indagato 40enne imperiese

In breve: C'è anche un 40enne imperiese coinvolto nella maxi operazione denominata "Revelatum", condotta dalla Polizia di Stato di Bari e Foggia, e finalizzata al contrasto della pedopornografia online.

C’è anche un 40enne imperiese coinvolto nella maxi operazione denominata “Revelatum”, condotta dalla Polizia di Stato di Bari e Foggia, e finalizzata al contrasto della pedopornografia online.

Imperia: pedopornografia, indagato 40enne imperiese

Nei giorni scorsi gli agenti della Polizia Postale di Imperia hanno effettuato una perquisizione domiciliare a carico del 40enne, iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico,

L’operazione

Sessantasette decreti di perquisizione su tutto il territorio nazionale hanno portato all’arresto di 8 persone e alla denuncia di altre 59 per detenzione, cessione e divulgazione di materiale pedopornografico. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e gli elementi di accusa devono essere ancora convalidati in sede dibattimentale con il contraddittorio della difesa.

L’indagine, durata un anno e mezzo, è stata curata dalla Polizia Postale di Foggia e Bari con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – C.N.C.P.O. (Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online), sotto la direzione della Procura Distrettuale di Bari, coinvolgendo nella sua fase esecutiva più di 50 Uffici della Specialità su tutto il territorio nazionale.

Gli investigatori della Polizia Postale hanno sviluppato una segnalazione anonima relativa alla presenza di materiale pedopornografico all’interno di un cloud, analizzando scrupolosamente il tenore delle immagini ritraenti minori in atti sessualmente espliciti, che sono state categorizzate secondo gravità e utilizzate per ricostruire le tracce informatiche lasciate dai soggetti che a vario titolo vi erano entrati in contatto.

Delineate le ipotesi investigative, l’Autorità Giudiziaria barese ha emesso i decreti di perquisizione, estesa ai sistemi informatici in uso agli indagati, che nel complesso ha consentito agli operatori di ispezionare e sequestrare circa 60 dispositivi, oltre a numerosi spazi virtuali di interesse investigativo.

Nel complesso il citato materiale ammonta a più di 500 Terabyte di volume, circostanza che ha consentito, in 8 casi di detenzione di ingente quantità da parte degli indagati di materiale pedopornografico, di procedere agli arresti in flagranza di reato, convalidati dalle AG territorialmente competenti.

Il trend nel contrasto alla pedopornografia segna un costante aumento dei casi, scoperti dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in ragione dell’attività di costante monitoraggio della rete e trattazione delle denunce e segnalazioni dei cittadini, pervenute anche attraverso il portale della Specialità (www.commissariatodips.it), con l’obiettivo di individuazione degli autori delle condotte delittuose e contestuale salvaguardia e tutela dei minori eventualmente coinvolti.

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