24 Dicembre 2024 17:53

24 Dicembre 2024 17:53

Liguria: Politiche Sociali, Fondi FSE. Al via bando da 6 milioni di euro per custodi sociali e maggiordomi di quartiere

In breve: La manifestazione di interesse, indirizzata agli enti del Terzo Settore, ha lo scopo di realizzare un macro-progetto regionale, finanziato interamente con fondi FSE, in grado di raccordare tutti gli interventi di innovazione sociale realizzati nell’area dell’invecchiamento attivo e dell’inclusione, e rivolti a persone fragili e anziane.

È stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta degli assessori alle Politiche socio-sanitarie e Terzo Settore Giacomo Giampedrone e alla Formazione Marco Scajola, un finanziamento di 6 milioni di euro per il nuovo bando relativo alle attività di Custodi sociali e Maggiordomi di quartiere.

La manifestazione di interesse, indirizzata agli enti del Terzo Settore, ha lo scopo di realizzare un macro-progetto regionale, finanziato interamente con fondi FSE, in grado di raccordare tutti gli interventi di innovazione sociale realizzati nell’area dell’invecchiamento attivo e dell’inclusione, e rivolti a persone fragili e anziane.

In particolare, la nuova misura intende stimolare processi collaborativi sui territori, incentivando il coinvolgimento del Terzo Settore in un’ottica di sviluppo di un welfare territoriale, per promuovere reti di prossimità, monitorare e prevenire le situazioni a rischio, contrastare solitudine e isolamento sociale, migliorare la qualità della vita e offrire sostegno alle persone anziane e alle fasce fragili della popolazione.

Liguria: Politiche Sociali, Fondi FSE. Al via bando da 6 milioni di euro per custodi sociali e maggiordomi di quartiere

Il progetto dei Custodi sociali – già attivo e rifinanziato oggi da un atto approvato dalla Giunta con un ulteriore plafond di 750mila euro per proseguire le attività fino a maggio 2023, in attesa dell’implementazione del nuovo bando congiunto con i Maggiordomi di quartiere – prevede la gestione e lo svolgimento di attività di monitoraggio, prossimità, controllo e welfare leggero a sostegno delle persone anziane fragili, svolte dalla figura del Custode sociale affiancato da volontari adeguatamente formati, al fine di intercettare in maniera preventiva le situazioni di rischio e di bisogno nel territorio ligure in integrazione con i servizi forniti dai Distretti socio-sanitari. Il progetto, inoltre, conferma da un lato l’attivazione di un numero verde blu gratuito detto “Numero Verde Blu – InformAnziani” 800.593.235, che risponde per tutto il territorio regionale dalle 8 alle 20 di tutti i giorni dell’anno con funzioni di informazione e orientamento ai servizi; dall’altro, un servizio di prossimità e di monitoraggio degli anziani in caso di ondate di calore oltre ad azioni di prevenzione rispetto alle truffe per intercettare le situazioni di potenziale pericolo.

Il progetto del Maggiordomo di quartiere ha per destinatari cittadini, nuclei familiari e singoli soggetti fragili o svantaggiati, e ha come obiettivo quello di svolgere attività di supporto quotidiano e di ascolto, conoscere le necessità quotidiane delle famiglie, in particolare quelle in situazioni di momentanea difficoltà economica o sociale, fornire supporto alle lavoratrici, ai lavoratori e alle loro famiglie nell’organizzazione vita-lavoro (espletamento di consegne, commissioni, gestione dei familiari fragili a carico), attivare collaborazioni strutturate tra i diversi stakeholder del territorio, sperimentare un servizio di supporto ai cittadini per facilitare lo svolgimento di alcune incombenze quotidiane, con l’apertura di 25 sportelli su tutto il territorio regionale.

“È stata una misura particolarmente importante in uscita dalla pandemia – dichiarano il presidente della Regione Liguria GiovanniToti e l’assessore alle Politiche socio-sanitarie e Terzo Settore GiacomoGiampedrone – ed oggi in Liguria è diventato un autentico punto di riferimento soprattutto per le persone anziane. Si trattaquindi di un bando che ha una funzione di reale supporto per chi vive situazioni di fragilità e che sono una peculiarità della nostra Regione. Il progetto dei Custodi sociali è ormai affermato e strutturato sul territorio regionale, abbiamo quindi deciso di dedicare ulteriori 750mila euro per garantire la continuità delle attività in vista del nuovo bando che uscirà a breve sul sito di Regione nell’apposita sezione bandi e concorsi, insieme a quello dei Maggiordomi di quartiere. Progetto che abbiamo sperimentato negli ultimi anni e che ora trova una veste nuova e rafforzata sia nelle attività sia nella forma: vogliamo che anche questa funzione possa iniziare un percorso di stabilità e consolidamento, e che possa rispondere in maniera sempre più puntuale alle esigenze di chi ne usufruisce”.

“Uno stanziamento di grande impatto, con fondi provenienti dal Fondo sociale europeo, per una progettualità ad ampio spettro, innovativa, avviata da questa amministrazione dal 2020 – spiega l’assessore alla Formazione Marco Scajola – che ha dimostrato di essere in grado di andare incontro alle esigenze di diverse tipologie di cittadini, in particolare alle fasce più deboli e a rischio isolamento. I servizi previsti dal bando saranno affidati tramite l’innovativa procedura della ‘co-progettazione’, prevista per la prima volta nell’ambito del Fondo Sociale Europeo Plus. Un’iniziativa che dimostra la volontà di Regione Liguria di trovare risposte sempre più innovative attraverso il Fondo Sociale Europeo Plus per i bisogni della collettività, anche dal punto di vista dei servizi sociali”.

Gli enti del Terzo Settore in possesso dei requisiti richiesti nel bando, che sarà pubblicato a breve sul sito di Regione Liguria, potranno candidarsi manifestando il proprio interesse a partecipare alla co-progettazione. Gli enti ammessi al tavolo di co-progettazione, una volta costituiti in Ats (Associazione temporanea di scopo) con l’individuazione di un soggetto capofila, parteciperanno con Regione Liguria a un tavolo di co-progettazione della durata di due mesi, mirato all’elaborazione di una progettualità esecutiva e condivisa da parte di tutti i soggetti proponenti. L’iter si completerà con l’approvazione, da parte della Regione Liguria, del progetto definitivo, della durata di due anni.

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