“Io non ho voglia di fare dibattiti con questo signore”. Queste le parole del Sindaco uscente Claudio Scajola ai microfoni di Tagadà, programma televisivo di attualità di La7, riferite al candidato sindaco avversario Ivan Bracco.
Alla vigilia delle elezioni comunali, le telecamere di Tagadà sono giunte a Imperia per sondare il clima tra i vari candidati alla poltrona di Sindaco.
Elezioni: le telecamere di Tagadà a Imperia per lo scontro Scajola-Bracco
I cronisti si sono recati al mercato di Porto Maurizio, in via Cascione, dove si trovano i banchetti elettorali delle varie liste in corsa, intercettando alcuni cittadini e candidati che hanno affermato: “Imperia viene definita un feudo della famiglia Scajola”.
Claudio Scajola ha replicato: “Se è un feudo ne posso essere orgoglioso, se è un feudo dovuto al fatto che le persone in questa città mi stimano e hanno una buona considerazione nei miei confronti”.
Il giornalista Matteo Macor (La Repubblica) ha così riassunto: “Claudio Scajola, che associamo all’era berluscoliana e ai governi di centrodestra, non solo si candida per la quarta volta ad amministrare la città, ma la cosa particolare è il suo sfidante. Il candidato di centrosinistra è infatti Ivan Bracco, commissario di polizia che ha indagato lo stesso Scajola per 6 volte. C’è anche come candidato Luciano Zarbano, colonnello dei Carabinieri”.
“Ho fatto per 35 anni il servitore dello Stato come poliziotto – ha affermato Bracco – ho fatto il mio lavoro, non ho perseguitato nessuno”.
“Non so chi sia il mio competitor – ha affermato Scajola. E poi, incontrando Bracco: “Io non ho voglia di fare dibattiti con questo signore, con lei no”.
Bracco ha incalzato: “Vorrei che gli si ponesse la domanda come fa una persona che è ancora sotto processo, condannata in primo grado per reati gravi, possa fare il sindaco”.
Non si è fatta attendere la replica di Scajola:“È pieno di giustizialisti, fuori dal regime della democrazia”.
Tagadà ha poi incontrato anche Luciano Zarbano che ha commentato l’abbandono di Fratelli d’Italia in corso d’opera: “Sono stato abbandonato da Fratelli d’Italia, mi hanno chiesto il passo indietro, ma stavolta non ho obbedito e voglio che gli imperiesi siano liberi”.
