É fissata per il 9 luglio la sentenza del processo “Breakfast” che vede sul banco degli imputati il Sindaco di Imperia Claudio Scajola, accusato di procurata inosservanza della pena in quanto sospettato di aver favorito la latitanza dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, fuggito all’estero dopo essere stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Matacena è deceduto nel settembre scorso a Dubai.
Reggio Calabria: Claudio Scajola, il 9 luglio la sentenza del processo Breakfast
Questa mattina, davanti alla Corte d’Appello di Reggio Calabria, gli avvocati Antonino Curatola e Corrado Politi hanno concluso le proprie arringhe difensive chiedendo la conferma della sentenza di assoluzione per il proprio assistito, Martino Antonio Politi.
L’udienza è stata rinviata al prossimo 9 luglio quando ci sarà spazio per le repliche e per la sentenza. I legali di Claudio Scajola, Patrizia Morello e Elisabetta Busuito, lo ricordiamo, hanno chiesto l’assoluzione nel merito. Il reato, procurata inosservanza della pena, è già prescritto:“Siamo assolutamente convinte che nel nostro caso ci sia la prova positiva dell’insussistenza del fatto. Ci sono una pletora di elementi fattuali e di diritto per dimostrare l’evidente assenza di responsabilità penale in capo a Scajola, è completamente assente qualsivoglia contributo materiale posto in essere da Scajola a favore della latitanza di Amedeo Matacena”.
Scajola in primo grado, esclusa l’aggravante mafiosa, contestata in sede di indagine e poi decaduta, è stato condannato a due anni di carcere, pena sospesa.