2 Ottobre 2024 00:01

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2 Ottobre 2024 00:01

Imperia, scuole: alla “Clean Star” dell’ex consigliere Falbo un incarico dalla Provincia per oltre 16 mila euro / I dettagli

In breve: Giuseppe Falbo andrà a processo il 6 ottobre per l'appalto Seris per la pulizia degli stabili comunali. E' accusato di turbativa d'asta

È un affidamento che è destinato a far discutere quello che la Provincia di Imperia ha dato alla ditta Clean Star di Giuseppe Falbo, ex consigliere comunale di Imperia, per un importo di oltre 16 mila euro (iva inclusa), per il servizio di pulizia straordinaria degli istituti scolastici ITIS di Imperia e il per l’istituto Colombo di Taggia. L’intervento di pulizia “si è reso necessario a seguito di importanti lavori straordinari eseguiti all’interno dei due plessi scolastici”. 

Giuseppe Falbo andrà a processo il 16 ottobre per l’appalto Seris per la pulizia degli stabili comunali. E’ accusato di turbativa d’asta

Emerge una questione di opportunità, in quanto, sempre nell’ambito degli appalti legati alla pulizia di edifici pubblici, l’ex Consigliere comunale Giuseppe Falbo è stato accusato di turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto Seris per le pulizie degli stabili comunali (vinto proprio dalla Clean Star). Il processo, che vede imputati anche l’ex presidente della Seris Barbara Nani, l’attuale presidente Paolo Petrucci e l’ex consigliere della partecipata del Comune, Simone Motzo, prenderà il via il prossimo 16 di ottobre con l’udienza preliminare.

La posizione di Giuseppe Falbo

Le accuse più pesanti sono rivolte all’ex consigliere comunale Giuseppe Falbo che, lo ricordiamo, non si è ricandidato nell’ultima tornata elettorale.

Secondo la Procura Falbo “turbava una gara ristretta per conto di una Pubblica Amministrazione”. In che modo? Secondo gli inquirenti “faceva pervenire un’offerta anormalmente al ribasso, tanto da determinare il Consiglio di Amministrazione di Seris a richiedergli chiarimenti e giustificazioni in ordine alla congruità dell’offerta […] giustificazioni a fronte delle quali la consulente del lavoro di Seris rilevava, e segnalava al proprio cliente […] il mancato rispetto dei minimi retributivi previsti dal Contratto nazionale di lavoro imprese artigiane, applicato ai dipendenti di Clean Star (ciò avrebbe dovuto comportare l’esclusione dalla gara)”.

Il punto nevralgico dell’inchiesta e dell’intero impianto accusatorio è quello successivo.

“Evidentemente informato da qualcuno della violazione rilevata dalla consulente del lavoro – prosegue la Procura – la contattava telefonicamente nel pomeriggio del 25.9.2020 per sapere quali fossero le criticità riscontrate; la consulente, previa informazione circa la richiesta di Falbo al presidente del CdA di Seris, Barbara Nani, che nulla obiettava all’interlocuzione, informava Falbo del mancato rispetto nell’offerta dei minimi contrattuali previsti dal CCNL applicato dalla sua ditta […] A questo punto (Falbo, ndr) faceva pervenire una nuova offerta anomala […] con la quale, per poter rispettare i minimi contrattuali, rivoluzionava la tipologia di personale da impiegare […] ed otteneva così l’aggiudicazione del servizio”.

Secondo la Procura, inoltre, Falbo “ometteva di presentare a Seris il D.G.U.E. (Documento di Gara Unico Europeo) nel quale avrebbe dovuto dichiarare l’insussistenza di qualsiasi causa di conflitto legata alla partecipazione alla procedura di garaConflitto atipico in realtà esistente stanti i rapporti economici intercorrenti con il consigliere di amministrazione di Seris Simon Pietro Motzo (la Clean Star di Falbo svolgeva servizio di pulizia sia presso il ristorante che presso l’abitazione di Motzo)“.

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