“In un paese normale lo straordinario risultato di Edoardo Verda (2500 preferenze e più votato in città), Loredana Modaffari (quasi 1000 preferenze) e del Partito Democratico avrebbe sollevato non solo sincera simpatia ed entusiasmo ma anche una doverosa riflessione sull’importanza di un profondo ricambio nella classe politica del ponente ligure, bloccata da anni nelle stesse asfittiche dinamiche” – Così in una nota le riflessioni della consigliera di minoranza a Imperia del Partito Democratico, Deborah Bellotti. Nella nota, la consigliera Bellotti prende le difese di Edoardo Verda, con una neppur troppo velata frecciatina alle nostre pagelle.
“D’altra parte la nostra è la Regione dove un 55enne preparato e di buone maniere viene additato come “parruccone” mentre un quasi ottantenne da almeno 50 in politica viene considerato un “evergreen”.
Invece sono spuntate come funghi fuori stagione maldicenze, battutine e persino un malcelato fastidio.
Le penose allusioni ad “aiutini” sono solo maldestre fumisterie dei soliti lacché o tentativi di chi non avendo gambe per pedalare più forte non sa far altro che mettere un bastone tra le ruote del vicino.
Alle difficoltà del fronte progressista si aggiunge purtroppo questa flagellazione: se si perdono voti è colpa di politiche sbagliate ma se si recuperano ci deve essere per forza qualcosa sotto, insomma un “inciucio” o aiuti misteriosi.
I numeri ci dicono che il PD cresce rispetto al 2020 in quasi tutta la Provincia ma soprattutto che nel capoluogo – oltre che nel golfo Dianese, nella valle del San Lorenzo e nella val Prino – raggiunge percentuali inedite, trascinando la coalizione oltre o vicino al 40%.
Lo fa raccogliendo i voti dei giovani – che purtroppo votano poco – di cittadine e cittadini delusi e di pezzi del centro moderato che si sposta sul PD e sui suoi candidati.
Diciamolo, è una buonissima notizia!
Nella nostra città il PD cresce del 97% rispetto a 4 anni fa, ma soprattutto la città di Imperia diventa contendibile.
Lo diventa quando le facce e le proposte sono innovative e quando l’elettorato decide che ci sono le condizioni per cambiare.
Continuare a buttare sul tavolo e fomentare “fake news” mai provate è semplicemente a sproposito e scorretto.
LA REPLICA DELLA REDAZIONE:
Non sappiamo a quali lacchè si riferisca la consigliera Bellotti, di certo la invitiamo a fare un’analisi approfondita all’interno del suo gruppo e del suo partito. Quanto a noi, non facciamo i lacchè di nessuno, la storia del nostro giornale parla da sola. Viviamo in una città che di fatto è un paesone, dove si sa tutto, di tutti. Capiamo che per la Bellotti, certe cose sia meglio far finta di non saperle.