Da oltre vent’anni Brunella Conte gestisce uno dei primi bed & breakfast nati a Imperia. Oggi, però, si dice “profondamente amareggiata e delusa dalle recenti decisioni dell’Amministrazione comunale, che non solo le ha revocato il permesso per il suolo pubblico destinato al parcheggio degli ospiti della struttura, ma mi ha anche inflitto una sanzione di 129,95 euro per presunta occupazione abusiva“.
Lo sfogo di brunella Conte, che pensa di lasciare Imperia, città “che ormai va nella direzione di un lento declino”
Una vicenda che, come racconta la stessa Conte in una lettera, ha avuto un “impatto significativo sulla mia attività e sulla mia visione del futuro a Imperia, città che sembra sempre più distante dalle necessità del settore turistico“.
Prosegue Brunella Conte: “Sono molto amareggiata per il comportamento della nostra Amministrazione che da un giorno all’altro non solo mi ha tolto il suolo pubblico adibito a parcheggio per gli ospiti della mia struttura, ma mi ha inviato direttamente una sanzione di 129,95 euro (dopo 5 giorni 181,85 euro) per occupazione abusiva e l’obbligo di rimozione della segnaletica, pur avendo io pagato l’abbonamento annuo fino al 29.02.2025.
Non mi aspettavo sicuramente che un’Amministrazione, che si dice attenta al comparto turistico, potesse effettuare una simile manovra, ma ancora meno potesse agire con questa modalità che trovo veramente subdola e scorretta. In una società civile mi aspetto di essere quantomeno avvisata della decadenza dell’autorizzazione per tempo, per potermi organizzare per la sistemazione degli ospiti che mi hanno già richiesto il parcheggio da qui in avanti, fino alla prossima stagione.
Io ed altri colleghi ci siamo svegliati così, da un giorno all’altro e oltre al danno, la beffa di una sanzione assolutamente inaccettabile, semmai dovremmo avere un rimborso dei danni e dell’importo che abbiamo già pagato.
Sono anni che combatto per cercare di dare sempre più servizi, per accontentare le esigenze dei miei ospiti, anni stressanti per le tante novità burocratiche che abbiamo l’obbligo di svolgere, sempre con nuove modalità, ci siamo dovuti calare nei panni degli esattori, avendo almeno la speranza che quanto derivato dalla tassa di soggiorno servisse a rendere migliori i servizi essenziali, ma purtroppo così non è stato.
Una città dai mille problemi, dai trasporti ai parcheggi, pensiamo alla percentuale attuale di parcheggi a pagamento, notevolmente aumentata e all’importo di 2 euro l’ora, che è una somma sconsiderata per una città come Imperia, non siamo a Sanremo, né ad Alassio, dove anche noi ci spostiamo per vedere un po’ di vita, di locali aperti, di città in festa nel periodo natalizio, non siamo a Finale Ligure, dove un’Amministrazione attenta ha puntato su sport ed eventi, loro sono riusciti a destagionalizzare, cosa che nonostante la nostra bella ciclabile non riusciamo proprio a fare noi.
Per me e per tutti quelli che come me lavorano con il turismo, sono mancate entrate, ma, se si riesce a cogliere la visione più ampia, tutto ciò si ripercuote inevitabilmente su tanti altri settori, per questo motivo, anche se capisco che il turista, qui da noi, spesso è considerato colui che ci porta via il lettino in spiaggia, il posto auto, ci fa fare code in macchina o al ristorante, dovrebbe essere considerato come un fattore positivo e non Satana in persona.
Questa stagione per me non è iniziata nel migliore dei modi ed è finita anche peggio.
A Giugno 2024 la Regione Liguria mi ha obbligato a scegliere tra proseguire la mia attività di Bed&Breakfast con 2 sole camere, oppure diventare affittacamere e, non senza un po’ di amarezza, ho dovuto, per ovvi motivi, scegliere quest’ultima soluzione. La pratica mi ha impegnato tutta l’estate, e oltre ad essere onerosa, mi ha penalizzato notevolmente.
Quindi quest’ultimo regalo è stato proprio la cigliegina sulla torta del mio compleanno il 14 novembre, data in cui ho ricevuto il verbale sull’app IO e elaborato tra le righe incomprensibili di quest’ultimo, l’insensata realtà. Grazie davvero grazie.
A tutti quelli che sono passati tra queste antiche mura, agli ospiti che torneranno, a quelli che sono diventati amici, a chi sarà di passaggio, chiedo scusa, nulla è dipeso da me, cercherò come ho sempre fatto di farvi apprezzare questi nostri luoghi, non mancheranno mai i consigli e, alla faccia di chi mi vuole male, il mio sorriso !!
Il mio sogno? Riuscire a trasferire l’attività in un altro posto e ricominciare con le giuste motivazioni perché la serietà e la dedizione che da sempre mi contraddistinguono meritano anche un po’ di serenità.
Mi dispiacerà lascare la città dove sono nata e alla quale tengo molto ma purtroppo si continua ad andare sempre più in una direzione che la porterà ad un lento declino.
Auguro a chi rimarrà a Imperia e soprattutto alle attività vicine a via Cascione, che un tempo era il “salotto buono” tanti auguri per il futuro e consiglio di cominciare a studiare un’altra lingua, più vicina alla realtà attuale”.