31 Gennaio 2025 13:38

Imperia: morte Scalabrin. Pelusi condannato a 3 anni per calunnia aggravata nei confronti dei Carabinieri

Era stato riaperto, seppure in modo indiretto, il caso della morte del 33enne Emanuel Scalabrin nel dicembre 2020 nella caserma dei Carabinieri di Albenga.

Il motivo era l’accusa mossa ai Carabinieri da parte di Pelusi (arrestato insieme a Scalabrin) di aver sentito il 33enne urlare per chiedere aiuto durante la loro detenzione proprio nella caserma di Albenga. Immediate le verifiche e un’attenta autopsia sul corpo di Scalabrin che hanno però escluso segni di violenza, attribuendo la causa della morte a un infarto, probabilmente aggravato dall’uso di sostanze. In seguito alle affermazioni di Pelusi, 11 Carabinieri hanno quindi deciso di querelare l’uomo per calunnia. Nessuno si è costituito parte civile, non pretendendo risarcimenti personali se non la piena riabilitazione davanti alla Giustizia.

Nel corso della prima udienza erano stati sentiti sia i medici che avevano visitato Scalabrin, sia i Carabinieri querelanti e l’ex comandante della compagnia dell’epoca, Sergio Pizziconi. Nel corso delle udienze poi alcuni dei graduati avevano spiegato di aver agito sempre in trasparenza nonostante fossero stati investiti da un vero e proprio terremoto, anni terribili in cui si paragonava il caso Scalabrin, ad un nuovo caso “Cucchi”.

Oggi, il giudice Marta Bossi è arrivato a sentenza condannando Pelusi a 3 anni e 4 mesi per calunnia aggravata nei confronti dei Carabinieri.

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