Simone Vassallo, Presidente del Consiglio Comunale, risponde al consigliere di minoranza Ivan Bracco in merito alla richiesta di quest’ultimo, respinta dal Consiglio, di commemorare nel corso della seduta di ieri le recenti scomparse degli storici professori del Liceo Vieusseux Carla Acquarone e Silvio Zaghi.
“Abbiamo presentato in consiglio comunale una proposta per rendere omaggio a due insegnanti, recentemente scomparsi, che hanno dedicato la loro vita alla formazione di intere generazioni di imperiesi – aveva commentato Bracco – Purtroppo, l’amministrazione non ha fatto nulla. È davvero vergognoso che la proposta sia stata rifiutata solo perché avanzata da noi”.
La risposta di Simone Vassallo a Ivan Bracco
Scrive Vassallo: “Leggo con profondo rammarico le dichiarazioni del consigliere Bracco in merito al minuto di silenzio non osservato per due insegnanti recentemente scomparsi nella nostra città. Nel rivolgere le mie più sentite condoglianze alle loro famiglie, ritengo opportuno ribadire un principio consolidato: il minuto di silenzio viene tradizionalmente osservato per personalità che hanno ricoperto ruoli istituzionali all’interno della comunità o che si siano distinte per attività di straordinaria rilevanza pubblica.
Tale prassi è sempre stata seguita con coerenza. Diversamente, considerando il numero di concittadini che ogni giorno purtroppo ci lasciano, spesso dopo aver dato un contributo prezioso nei rispettivi ambiti, il rischio sarebbe quello di trasformare un gesto solenne in un’abitudine ripetitiva, svuotandolo così del suo autentico significato.
A riprova di ciò, posso citare il caso di un illustre imprenditore imperiese, Alessandro Ghirardelli, venuto a mancare meno di un mese fa, che ha creato lavoro per centinaia di persone, ha dedicato grande parte della sua vita al volontariato e con cui avevo anche un rapporto personale di amicizia. Anche in quell’occasione, a chi mi chiese di osservare un minuto di silenzio in Consiglio Comunale, risposi negativamente per le stesse ragioni sopra esposte. Tuttavia, quella richiesta fu avanzata con discrezione e sensibilità, senza essere strumentalizzata in una sede pubblica e con tempistiche inopportune.
Dispiace profondamente che un tema così delicato venga trasformato in oggetto di polemica. Ritengo che il dibattito pubblico in questa città meriti ben altro livello e maggiore rispetto per chi non c’è più”.
