Nel pomeriggio di sabato, 8 marzo, un esemplare di tursiope, un delfino costiero tipico del nostro mare, è stato ritrovato morto nella zona del Papeete Beach ad Imperia. A ritrovare l’animale alcuni passanti che hanno immediatamente allertato il team di biologi e ricercatori di Delfini Del Ponente e la Guardia Costiera. Ma qual è il comportamento giusto da tenere in queste circostanze? Cosa bisogna e cosa non bisogna fare in presenza di un possibile spiaggiamento?
“La cosa fondamentale è che quando si avvista una carcassa di qualsiasi tipo di cetaceo o tartaruga è fondamentale chiamare la Capitaneria di Porto competente e, nel caso di Imperia, anche noi del team di Delfini Del Ponente – spiegano Davide Ascheri ed Elena Fontanesi, biologi di Delfini Del Ponente – Tuttavia ci sono dei comportamenti che, mentre si aspetta l’intervento degli esperti o delle autorità è bene seguire, anche per la propria sicurezza ed incolumità “.
Cosa fare in caso di spiaggiamento o ritrovamento di un animale morto?
I ricercatori e biologi dell’associazione Delfini Del Ponente spiegano infatti quanto sia importante non toccare mai l’animale o tentare di portare a riva gli animali o le carcasse. “Queste operazioni vengono eseguite da personale esperto, formato e, soprattutto, devono essere eseguite in totale sicurezza – spiega Davide Ascheri – Bisogna usare i guanti, rimanere a distanza perché sono mammiferi marini che possono trasmettere malattie o virus anche all’uomo“.
Discorso simile anche per quanto riguarda i cani: “Ai nostri amici a 4 zampe viene spontaneo andare ad annusare l’animale, ma può essere molto pericoloso. Se ci si trova davanti ad una carcassa dopo aver chiamato gli esperti e le autorità bisogna quindi rimanere a distanza e comunicare anche alle altre persone attorno i comportamenti da tenere. Sicuramente fare foto e video può invece essere molto utile per noi ricercatori“.
Gli animali, anche se deceduti, diventano infatti fonti di informazioni cruciali. Analizzando il loro corpo si riesce ovviamente a capire le cause della morte, si può analizzare il contenuto stomacale capendo le abitudini alimentari e le eventuali interazioni con l’uomo, ma permette anche di studiare la fisiologia e altri aspetti scientifici.
A cura di Selena Marvaldi