15 Marzo 2025 21:35

Imperia, polemica AVS su bilancio comunale: “Collegio silente, un comportamento tra l’assurdo e l’irrispettoso”

Dal tenore del dibattito durante i consigli comunali, secondo la maggioranza e la giunta Scajola la discussione sugli aspetti critici del bilancio del comune di Imperia sarebbe una forzatura propagandistica portata avanti dalle opposizioni e non da meno lo sarebbe l’aver richiesto al Collegio dei revisori dei conti alcuni chiarimenti“. Inizia così la nota stampa del Gruppo Alleanza Verdi e Sinistra Imperia intitolata “Il Collegio”.

“Dimenticano che, in merito all’uso della propaganda sul tema del bilancio comunale, questa amministrazione è maestra: lo dimostrano le conferenze stampa con l’annuncio del miracoloso salvataggio” dei conti dopo l’approvazione del piano di riequilibrio e, addirittura, l’affissione di manifesti – in occasione dell’anticipata uscita dal piano di riequilibrio – organizzata dall’associazione Polis, braccio politico locale del Sindaco.

L’ironia di AVS: “Si attendono i fuochi d’artificio per annunciare gli investimenti per il completamento del porto turistico”

"In questo quadro di autoglorificazione sull’efficacia nella gestione dei conti del comune - proseguono - il vortice della propaganda e dell’ego dell’amministrazione Scajola è stato lubrificato dalla pioggia di milioni di euro arrivati per le opere pubbliche in città per la ciclabile, per gli interventi sui danni delle mareggiate e per le opere finanziate con il PNRR. 

Si attendono a breve i fuochi d’artificio per annunciare gli investimenti per il completamento del porto turistico, che, a voler essere ottimisti, ci regaleranno una colata di cemento sulla costa e l’impossibilità di sfruttare economicamente il bacino portuale per gli ipotizzati 65 anni di concessione in uso delle costruzioni e dei posti barca ai “generosi” privati che vi dovrebbero investire.

“Alle opere realizzate si affiancano carenze nella manutenzione ordinaria”

Ora che l’effetto dopante di tali risorse sta volgendo al termine, appare più chiaro che alle opere realizzate o in ultimazione si affiancano evidenti carenze nella manutenzione ordinaria della città e nel funzionamento dei servizi. A questa condizione si accompagna l’evidente necessità dell’amministrazione comunale di recuperare a tutti i costi e con ogni mezzo risorse (l’abuso degli strumenti sanzionatori, l’avvio di azioni di accertamento grossolane sui tributi) per far fronte alle spese correnti di bilancio.

Alleanza Verdi Sinistra Imperia: “Abbiamo aperto un canale di comunicazione con il collegio dei revisori del Comune”

Di fronte a talune evidenti criticità o forzature nella gestione del bilancio comunale, abbiamo ritenuto di aprire un canale di comunicazione con il collegio dei revisori del comune per verificare che l’istinto al rilancio continuo di questa amministrazione non generi problemi per la futura tenuta dei conti, chiunque sia un domani tenuto a gestirli.

Si è ritenuto di utilizzare tale procedura sia in ragione del fatto che la legge regolante le funzioni dell’organo di revisione degli enti locali (il Dlgs 267/2000) all’art. 239 recita “L’organo di revisione svolge le seguenti funzioni: a) attività di collaborazione con l’organo consiliare secondo le disposizioni dello statuto e del regolamento;….”, sia a seguito di indicazione in tal senso ricevuta dalla Corte dei Conti, che avevamo interessato sugli aspetti problematici del bilancio.

Ecco quindi spiegato perché si sia ritenuto di chiedere al Collegio dei revisori del comune un incontro in commissione bilancio, iniziativa osteggiata dai gruppi di maggioranza che si sono rifiutati di sostenerla, obbligandoci a utilizzare lo strumento della convocazione con le firme di 1/5 dei componenti.

La risposta del Collegio: “Non tenuti a interloquire”

Con una certa sorpresa, mista a sconforto nel verificare ancora una volta l’effetto umiliante sulle istituzioni democratiche cittadine che il profilo dell’amministrazione Scajola determina, abbiamo preso visione del verbale del Collegio dei revisori datato 6 marzo (lo stesso giorno della seduta della commissione consiliare in cui ci siamo incontrati) nel quale gli stessi si dichiarano non tenuti a interloquire con il consiglio e quindi a valutare i rilievi che, come annunciatogli, nei giorni successivi abbiamo loro presentato per iscritto.

Il comportamento del collegio dei revisori, più che improntato al rispetto del ruolo terzo previsto dall’art. 239 del Tuel (che ne prevede le funzioni), è sembrato più in sintonia con l’art. 2105 del codice civile (che regola gli obblighi di fedeltà del lavoratore dipendente), con l’amministrazione comunale in veste di datore di lavoro.
L’organo di revisione però non è al servizio di chi governa e dovrebbe garantire e collaborare, come recita l’art. 239 del Tuel, con il consiglio comunale.

Si è assistito infatti a un comportamento tra l’assurdo e l’irrispettoso, con il collegio rimasto silente in occasione della riunione della commissione, (dove gli abbiamo annunciato l’invio di alcune richieste di chiarimenti scritte che abbiamo anticipato verbalmente) ma che nella stessa giornata ha predisposto un verbale pilatesco in cui rifiuta di fatto ogni interlocuzione con il consiglio, verbale che ci è pervenuto solo dopo una settimana.

Il collegio dei revisori non ha quindi mantenuto l’impegno, assunto durante la commissione consiliare, di vagliare i rilievi scritti preannunciati e inviatigli pochi giorni dopo la commissione. Un comportamento scorretto se non irridente nei nostri confronti in quanto, avendo maturato questo orientamento, avrebbero dovuto assumersene la responsabilità comunicandocelo in occasione della riunione della commissione – che ricordiamo – era stata espressamente convocata allo scopo di presentare all’organo di revisione alcuni rilievi e richieste di chiarimenti.

“Restano senza risposti i rilievi e gli interrogativi sulla metodologia di gestione del bilancio”

Ma il punto sostanziale di questa vicenda non è solo lo “stile” tenuto dal collegio dei revisori. Restano infatti senza risposta, essendosi i revisori sottratti al compito di vagliarli, i fondati rilievi e gli interrogativi sulla metodologia di gestione del bilancio del comune. Problematiche che abbiamo sollevato non certo per puro spirito polemico con l’amministrazione Scajola, ma perché, se non corrette, a nostro giudizio possono in futuro pregiudicare l’equilibrio del bilancio del comune con conseguenti ricadute sui cittadini imperiesi.

Questa vicenda non condizionerà la nostra attività di analisi critica e di denuncia dei problemi del bilancio del comune, ma – purtroppo – contribuirà ad alimentare l’approccio proprietario e incapace di accettare il confronto democratico dell’amministrazione Scajola, per la quale, sarebbe invece salutare la presenza di organismi istituzionali e anche tecnici, indipendenti e attenti a garantire tutti i soggetti rappresentati nel consiglio comunale“.

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