I consiglieri di minoranza del PD Ivan Bracco, Daniela Bozzano e Loredana Modaffari intervengono con una nota sul tema degli autovelox a Imperia, criticando la gestione delle apparecchiature da parte del Comune e della Provincia.
Nel loro intervento, i consiglieri mettono in discussione la recente comunicazione dei Comandanti della Polizia Locale e Provinciale. Secondo loro, la presa di posizione dell’amministrazione sarebbe dettata più dall’obbedienza che da un’attenta valutazione giuridica della questione.
“Il nodo centrale, evidenziano, è che gli autovelox utilizzati non sarebbero dotati dell’omologazione necessaria per fornire una prova legale della velocità, come stabilito dalla Cassazione“. Per questo, sostengono che “gli apparecchi dovrebbero essere rimossi e sostituiti, invece di essere impiegati con il rischio di annullamento delle sanzioni e conseguenze economiche per gli enti pubblici”.
Autovelox a Imperia, il PD nuovamente all’attacco: “Uso illegittimo, vanno rimossi”
Spesso ci si domanda il motivo per cui certi uomini esercitino agevolmente il potere e certi altri lo subiscano passivamente. In ogni aggregazione umana si forma una gerarchia di potere: c’è chi comanda, e ci sono persone che tendenzialmente quegli ordini eseguono senza pensare di doverli o poterli contestare, o sentirsi in diritto di opporsi agli stessi anche se violano palesemente il loro senso morale, la loro sensibilità, la loro cultura e la loro professionalità.
Leggendo la nota del Comandante della Polizia locale e della Polizia provinciale di Imperia, ci sono venuti in mente gli studi sul potere e sull’obbedienza effettuati da Stanley Milgram, uno dei più famosi psicologi del secolo scorso, che era giunto alla conclusione che un capo non è tale senza l’ausilio di obbedisce, permettendoci così di fuggire al primo sentimento compassionevole che ci avevano suscitato i due funzionari.
Perché il motivo che ha spinto due persone sicuramente preparate ed attente al loro mestiere a scrivere e pubblicare l’articolo del 19 marzo ultimo scorso per “fare chiarezza sul tema degli autovelox anche alla luce della recente Sentenza della Suprema Corte” esprimendosi in quei termini non può essere individuato in altro che nella “obbedienza”.
Perché, ben sa il Comandante Giribaldi che, se è vero che la Pronuncia della Cassazione citata riguarda dispositivi diversi da quelli in uso alla Provincia di Imperia, è altrettanto vero che si tratta di apparecchi identicamente privi della richiesta “omologazione”, come è vero che la Sentenza è stata pronunciata in una vertenza che vedeva parte la Ditta fornitrice dei velox, ma il principio è chiaro: gli autovelox necessitano di omologazione per fornire la prova legale della velocità e conseguentemente essere impiegati per irrogare sanzioni, e quelli privi devono essere sequestrati! E i dispositivi impiegati dal Comune e dalla Provincia di Imperia sono approvati dal competente Ministero, ma non sono omologati; la citata nota del Ministero dell’Interno del 23 gennaio 2025, che avrebbe ribadito l’equivalenza delle due procedure, contiene solo un parere fornito alle Prefetture dall’Avvocatura a sostegno delle difese che non stanno sortendo alcun esito, tanto che nella settimana corrente le Sentenze (minchiate) dei Giudici di Pace sono state integralmente omologate dai Giudici togati del Tribunale di Imperia, che hanno confermato l’annullamento dei Verbali e condannato gli Enti alle spese.
E se le Ditte fornitrici vengono condannate per frode in pubbliche forniture, un’Amministrazione seria deve rimuovere, e giustamente sostituire, le apparecchiature, e non certo perseverare in un uso illegittimo, sicura fonte di mancate entrate ed uscite incalcolabili con ogni esiziale conseguenza sul bilancio che toccherà tutti i Cittadini. Forse siamo tutti delle marionette – delle marionette controllate dai vincoli della società. Ma almeno siamo marionette dotate di percezione, di consapevolezza. E forse la nostra consapevolezza è il primo passo verso la liberazione.” S. Milgram