Scoppia il caso all’interno del gruppo consiliare Imperia Cambia a poche ore dal termine del consiglio comunale che aveva già sancito una spaccatura con il voto, in dissenso con la linea del Sindaco, di Paolo Re, Ester D’Agostino e Natalia Riccò sulla pratica Tari.
“Il sottoscritto – tuona Manfredo Macaluso – primo dei consiglieri non eletti del gruppo Imperia Cambia, sottlinea il coraggio e la linea sociale scelta dai consiglieri Re , Riccò e D’Agostino che hanno trovato una propria identità nonostante le pressioni ricevute da ‘vecchio partito politico’ piuttosto che da lista civica .
A tal proposito segnalo che i pregiudizi di colore sono riconducibili ad una vecchia e obsoleta politica che nessuno vuole più.
Vorrei segnalare anche un fatto assolutamente condannabile che il Sindaco in persona, Capacci Carlo, ha compiuto, rimuovendo me e la consigliera Ester D’Agostino dal gruppo chiuso costituito su whatsapp di Imperia Cambia .
Questa è la democrazia del gruppo Imperia Cambia. Ai miei elettori che mi hanno votato perché le cose cambiassero e perché si andasse in una direzione diversa, prometto con grande senso civico che qualora dovessi subentrare come consigliere perseguirò la via della ragione e non quella di linea politica imposta”.
“Il Gruppo Imperia Cambia si chiama ‘Imperia Cambia consiglieri e assessori‘ e non è quello oggetto della discussione – replica stizzito il Sindaco Carlo Capacci – In tale gruppo sono presenti tutti i consiglieri e tutti gli assessori di Imperia Cambia.
Premesso che si tratta di un gruppo vecchio, costituito in campagna elettorale, questa mattina due assessori ( Abbo e Fresia, ndr) si sono tolti autonomamente dal gruppo in quanto non hanno condiviso il comportamento di alcune persone che fanno parte di questo gruppo. Siccome per me l’importante è tenere unito il gruppo della giunta che fa funzionare il Comune, facendo più ore dell’orologio e producendo atti e fatti e non parole, ho ritenuto più giusto che nel gruppo rimanessero gli assessori. Non è questione di democrazia”.