Si chiudono gli ombrelloni negli stabilimenti balneari della Liguria e si supera così un’estate da record in cui, nei mesi di giugno, luglio e agosto, si sono registrate 90 milioni di presenze a livello nazionale con una crescita del 16% rispetto ai 75,6 milioni del 2016, secondo i dati rilevati dall’indagine di CNA balneatori, condotta tra 457 titolari di stabilimenti balneari, aderenti alla Confederazione, di 59 località costiere italiane.
Se i dati confermano la “salute” del settore, ora è il momento di fare il punto sulle questioni sospese.
I Balneatori della CNA terranno la loro assemblea nazionale venerdì 13 Ottobre nell’ambito del 35° Salone Sun di Rimini dove saranno chiamati a votare il documento CNA balneatori su DDL Concessioni e sostenere con forza e uniti il no alla liquidazione del sistema balneare italiano.
In ambito regionale si sono svolte la settimana scorsa due importanti audizioni nelle Commissioni Consigliari nel corso delle quali sono state ascoltate le associazioni di rappresentanza degli imprenditori balneari in merito a due proposte di legge a tutela della categoria depositate su iniziativa di numerosi consiglieri regionali. In rappresentanza di CNA hanno partecipato Alessandro Riccomini, Portavoce CNA Balneatori Liguria e Gianni Botta, Portavoce CNA Balneatori Savona, supportati dalle funzionarie Sonia Carolì e Carola Baruzzo.
“CNA ha sottolineato l’importanza di tutelare, inserendolo all’interno delle proposte di legge, il principio del legittimo affidamento maturato degli attuali concessionari, oltre che di fornire una precisa e più dettagliata definizione del valore aziendale dell’impresa balneare ligure. – Spiega Sonia Carolì referente regionale CNA Balneatori. – L’Assessore Marco Scajola, presente alle audizioni, e i Presidenti delle Commissioni, Angelo Vaccarezza e Stefania Pucciarelli, hanno prestato una grande attenzione ai contenuti proposti ed hanno manifestato l’intenzione di portare alla votazione da parte della Assemblea Regionale le due proposte di legge in tempi rapidi tenendo conto, anche in quella sede, di ulteriori proposte integrative o emendative che possano migliorare la stesura delle leggi”.
“La prima delle due proposte di legge è volta a presidiare e tutelare l’impresa balneare ligure portatrice di significativo valore aggiunto nell’economia territoriale, dotata di caratteristiche sue proprie, tipiche ed uniche rispetto al resto d’Italia: ad esempio per limitatezza della estensione della superficie della concessione, la sua storicità e la modalità di gestione dell’impresa. – Conclude Carolì. – La seconda proposta intende tutelare l’organizzazione sociale delle aree costiere, mantenere al livello attuale il presidio delle aree demaniali, garantire la continuità aziendale delle imprese che vi operano riconoscendo una durata della concessione di 30 anni dalla data di entrata in vigore della legge”.