GENOVA. “Il 2017 è stato un anno impegnativo, certamente non facile, ma entusiasmante e ci auguriamo che il 2018 possa portare tutto quello che abbiamo seminato in questi due anni e mezzo di amministrazione”. Così il presidente della Regione Giovanni Toti che traccia un bilancio dell’anno che sta per terminare, con lo sguardo rivolto al 2018 e alle sfide che attendono la Liguria.
“Ce l’abbiamo messa tutta – aggiunte il governatore ligure – per realizzare i propositi, mantenere le promesse e soddisfare le ambizioni che abbiamo coltivato insieme. Lo abbiamo fatto con la Giunta, la maggioranza in Consiglio e con i tanti sindaci che condividono il nostro progetto di sviluppo. Nel 2017 abbiamo concretizzato molti degli obiettivi che avevamo in mente e che crediamo siano utili al futuro benessere collettivo. Con la riforma sanitaria – spiega – presto la Liguria avrà una sanità più efficiente, giusta ed equa: le liste di attesa si stanno accorciando, i pronto soccorso torneranno anche dove erano stati chiusi, il territorio e gli ospedali continueranno quel percorso di integrazione che renderà la sanità un diritto vero ed efficace. Abbiamo varato una legge di stabilità che va incontro a chi è rimasto indietro, con aiuti alle giovani coppie e alle famiglie numerose”.
“E poi – prosegue – ci sono molti progetti di grande importanza, alcuni già pronti per partire: i waterfront di Genova, Savona e La Spezia, il grande piano di sviluppo sul porto di Genova, e tutte le altre opere pubbliche che monitoriamo costantemente. La Liguria è all’alba di una svolta: Terzo Valico finanziato, Gronda di Ponente, investimenti per migliorare i trasporti e viabilità, come il contratto di servizio pubblico con le ferrovie che porterà tanti nuovi treni sui nostri binari, con l’intera flotta rinnovata entro il 2025, ma già a partire dai prossimi due mesi”.
“In Liguria – aggiunge il presidente Toti – crescono molto export, manifatturiero e turismo: ci aspettiamo di chiudere l’anno con 16 milioni di turisti, un record storico per la nostra regione, a cui certamente ha contribuito la bellezza, l’arte, la riscoperta della nostra terra come un luogo splendido in cui soggiornare, ma credo che abbia aiutato anche il faro che abbiamo acceso sulla Liguria, la voglia di farla conoscere in tutti i suoi aspetti. Abbiamo cercato in questo anno di continuare su una strada ben definita: vogliamo che questa diventi una regione in cui chi merita abbia la possibilità di distinguersi e chi rimane indietro non venga dimenticato”.
Secondo il governatore, “occorre un cambiamento radicale. Per questo – prosegue rivolgendosi a tutti i liguri – abbiamo bisogno di tutti voi: se uniamo le nostre speranze, la nostra voglia di fare e la nostra ambizione di crescere, possiamo costruire una Liguria bella, nuova, una Liguria delle eccellenze e del merito, ma anche di solidarietà vera, che va incontro a chi è in difficoltà, come è stato fatto con la legge di riforma delle case popolari, che aiuta prima i nostri concittadini e dà le case a chi davvero ne ha bisogno”.
E aggiunge: “Dalla Liguria può partire una spinta per un’Italia migliore. Le nostre riforme sono un esempio per chi andrà a governare domani. La legge sul Piano Casa aiuta a rendere più sicuro il nostro territorio, la legge sulla raccolta differenziata a renderlo più pulito, e in due anni la nostra Protezione civile è diventata un’eccellenza, un punto di riferimento per l’intero Paese.
Insomma, abbiamo fatto tanto, ma dobbiamo fare molto di più nell’anno in arrivo. Non esiste un traguardo, esiste un continuo divenire in cui costruire una terra che torni davvero a volare. Non abbiamo nessuna scusa: la Liguria è una terra fertile e bella, una terra con eccellenze agroalimentari, ricca di know-how, di capacità industriali e imprenditoriali.
I nostri porti devono essere potenziati, ma continuano a crescere nella loro capacità di ospitare crociere e merci. È anche per questo – sottolinea il presidente della Regione Liguria – che abbiamo chiesto e continueremo a chiedere maggiore autonomia, per avere voce in capitolo sui nostri porti, sulle nostre strade e autostrade e sulle nostre infrastrutture, ma anche sulla salvaguardia del nostro ambiente. Questa è la battaglia che ci aspetta nel 2018 ma non è la sola: la vera sfida – conclude Toti – è costruire una Liguria che sia d’esempio per l’Italia, una terra veramente feconda per coloro che la vivono e per chi sceglierà di viverci nel prossimo futuro”.