Questa mattina, nel 42° anniversario della morte, ha avuto luogo la tradizionale cerimonia in memoria del prof. Nino Lamboglia, presso la tomba dell’archeologo, fondatore dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, al cimitero di Porto Maurizio.
Gabriella Stabile Re, presidente sezione Imperia Istituto Internazionale di Studi Liguri
“Noi ci troviamo tutti gli anni, qui, nel giorno in cui è morto Nino Lamboglia. E’ stato il fondatore dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, è stato un personaggio importantissimo per quanto riguarda non solo la ricerca archeologica e storica, ma anche la cultura e la vita della Liguria. Lamboglia era specializzato nell’archeologia classica, ma non ha trascurato dalla preistoria sino alle età più recenti. Si occupava anche di restauro di monumenti, di toponomastica, di archivistica, di Medioevo. E’ stato un personaggio veramente a tutto campo e ha lasciato un’eredità enorme.
Tantissime cose che oggi conosciamo in Liguria è grazie alla sua attività, grazie a quello che ha fatto Nino Lamboglia. Definiamo Lamboglia ‘pioniere‘ perché è stato il primo che ha portato a conoscenza aspetti che, fino al suo arrivo, erano sconosciuti. Ad esempio l’archeologia subacquea è praticamente iniziata con lui, negli anni ’50 e questo lo tocchiamo con mano oggi, nel Museo Navale di Imperia, dove sono custoditi ritrovamenti dell’archeologia subacquea grazie all’attività pionieristica di Nino Lamboglia. Poi l’introduzione, nello scavo archeologico a terra, del metodo stratigrafico che fino allora non si usava. Si scavava ancora con i metodi ottocenteschi. Con Lamboglia è iniziato il sistema stratigrafico della individuazione cronologica dei reperti trovati durante gli scavi. Un metodo, certamente perfezionato, adottato oggi dappertutto”.
