“La conseguenza sarà uno spopolamento, oltreché di abitanti, anche di aziende, condannando il nostro territorio ad una crisi economica senza precedenti e irreversibile”. È questo l’allarme lanciato da Confindustria Imperia, relativamente ai gravi problemi di viabilità dovuti ai recenti eventi che hanno coinvolto le infrastrutture regionali, con la chiusura della A6 e la parziale chiusura della A26.
Problemi di viabilità: l’allarme di Confindustria Imperia
“Le imprese del territorio sono seriamente preoccupate ed allarmate per la gravissima situazione relativa alla viabilità, che ha portato la nostra regione alla paralisi e all’isolamento. Come Confindustria Imperia infatti, abbiamo, già dalla tarda serata di ieri, riscontrato i primi problemi per il trasporto delle merci.
Tutto questo si va ad inserire nel periodo più critico dell’anno in ragione dell’approssimarsi delle festività che, soprattutto per il comparto agroalimentare e turistico, rappresenta uno dei maggiori momenti di lavoro. Infatti, le merci che dalle nostre aziende alimentari devono raggiungere gli hub logistici del nord Italia subiranno forti ritardi, con inevitabili ripercussioni sui reparti produttivi nonché un notevole aumento di costi di trasporto. Anche il comparto turistico è a rischio collasso nel periodo festivo in quanto tutto il flusso in arrivo del Piemonte e della Lombardia potrà subire una decisa flessione.
L’eccessiva precarietà e fragilità del sistema viario alternativo a quello autostradale non garantisce l’efficienza dei trasporti e la possibilità di approvvigionamenti e di consegne nei tempi richiesti dalle produzioni industriali. Auspichiamo che i lavori per la ricostruzione del viadotto sull’A6 possano essere attivati al più presto accelerando al massimo le procedure autorizzative in tempi certi.
Ora inevitabilmente il traffico risulterà più intenso sull’unica nostra arteria di collegamento con il Piemonte, che è rappresentata dalla Statale 28, sulla quale evidenziamo il permanere di un cantiere interminabile dopo l’abitato di Pieve di Teco. Chiediamo all’ANAS, la quale ha comunque messo in essere importanti interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, di intervenire immediatamente per concludere i lavori eliminando il semaforo che genera pesanti rallentamenti e code.
Auspichiamo altrettanto l’avvio dei lavori del traforo Armo-Cantarana che rappresenterà , una volta concluso, una valida alternativa per il traffico delle merci.
Il problema non è solo locale o regionale ma bensì nazionale. La Liguria rappresenta una via di accesso e di collegamento internazionale e da anni le imprese lamentano un deficit infrastrutturale pesante, non solo stradale, ma anche ferroviario. Oltre a questo si deve aggiungere che mancano due settimane dall’inaugurazione del terminal di Vado Gataway, un’opera che, per la sua importanza, dovrebbe modificare lo scenario portuale e logistico del Nord Italia ed essere da volano per la creazione di un importante snodo logistico europeo.
Abbiamo le medesime strutture stradali da mezzo secolo e un governo nazionale che non ha capito la necessità di un loro adeguamento a partire dall’asse autostradale Albenga Carcare Pedrosa, fino poi ad arrivare al raddoppio ferroviario Finale – Albenga. La conseguenza sarà uno spopolamento, oltreché di abitanti, anche di aziende, condannando il nostro territorio ad una crisi economica senza precedenti e irreversibile”.